RENATO CIONI
   FOTO DI FAMIGLIA
   FOTO DI SCENA
   DISCOGRAFIA
   VIDEO
   LA VOCE
clicca
xxx xxx
RENATO CIONI

Renato Cioni, grande tenore toscano degli anni '60, è nato a Portoferraio il 15 aprile 1929 da una famiglia di pescatori.

Luminosa, flessibile, schietta, tecnicamente salda, sicura, capace di mille sfumature e morbidezze, la sua voce ha saputo magnificamente incarnare sui palcoscenici lirici di tutto il mondo l'eroe virile, guerriero, innamorato e infelice del melodramma romantico italiano.

Cioni studia al Conservatorio “Cherubini” di Firenze, debuttando in “Lucia di Lammermoor” a Spoleto dopo la vittoria del concorso “Adriano Belli” nel 1956.

Nello stesso anno appare in una produzione tv di “Madama Butterfly” con Anna Moffo, titolo con cui nel 1961 si presenta la prima volta alla Scala.

Si racconta che nel 1961, nel corso di una recita della “Beatrice di Tenda” di Bellini al San Carlo di Napoli, a Sutherland sia scivolata poco a poco la sottoveste fino ai piedi, al che Cioni l'abbia raccolta e sventolata come un trofeo dinanzi al pubblico in delirio.

Il 4 marzo 1961 cantò per la prima volta alla Scala nel ruolo di Pinkerton.

Al Comunale di Firenze, Cioni canta nella “Tosca” che, nel luglio 1962, segna l'iniziazione di Lorin Maazel all'opera italiana, e nei Masnadieri di Verdi (1969), esordio di Riccardo Muti nel melodramma.

Grazie a Zeffirelli, durante una “Lucia” alla Fenice, Cioni fa la conoscenza del soprano australiano Joan Sutherland di cui in quegli anni diventa partner privilegiato in disco (per “Lucia” e “Rigoletto” registrati nel 1961) e in teatro (accanto a lei e a Marilyn Horne debutta con “Norma” al Metropolitan di New York nel 1970).
Nel 1964 prese parte a due spettacoli che contribuirono a dargli grande popolarità: al Covent Garden, "Tosca" accanto a Maria Callas e Tito Gobbi, e successivamente la celebre "La Traviata" scaligera, con Mirella Freni diretta da von Karajan.

Nel 1970 debuttò al Metropolitan di New York come Pollione in "Norma"; un ruolo decisamente più spinto rispetto a quelli che facevano parte del repertorio lirico puro con il quale aveva iniziato la carriera. Al suo fianco la grandissima Norma di Joan Sutherland e la splendida Adalgisa di Marilyn Horne.

Renato muore a Portoferraio il 4 marzo 2014.
Alle sue doti va aggiunta la non scontata bella figura e la buona padronanza scenica. Insomma, un valido artista che riuscì meritatamente a ritagliarsi il suo spazio in un'epoca in cui emergere, non era certamente semplice. Un artista che oggi possiamo certamente compiangere e a cui va il nostro più affettuoso, indimenticabile ricordo, gratitudine e grande stima.





Il Teatro
 

Intervista a Renato

Predestinato
La morte del padre
Zeffirelli