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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) “CARABINIERI REALI” : ISCRIZIONE CON CUI DEVE ESSERE INNALZATA L’ARME SABAUDA
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Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) AMMINISTRAZIONE PUBBLICA AL LAVORO PER PREPARARE L’ELEZIONE DEI CONSIGLI COMUNALI.
Il 5 ottobre 1859 il governatore di Livorno scrive a quello dell’Elba ; Al Sig.Cav. Colonnello Ill.mo Signore Vedrà la SV Ill.ma dalla circolare in copia che Le trasmetto con quanto interesse il Governo della Toscanaricerchi il concorso di tutte le Autorità costituite onde le prossime Elezioni Comunali abbiano effetto nelgiorno dalla Legge determinato , sieno adoperati tutti i mezzi legittimi perché riescano numerose e vengarispettata la libertà del voto col prevenire e reprimere ogni broglio e raggiro cui per avventura dasseroluogo. Ella vorrà compiacersi di circolare subito le istruzioni comunicate dal Governo ai Gonfalonieri eCancellieri Ministri del Censo e Delegato di codesto Circondario all’oggetto che vi si uniformino e si ottengapossibilmente l’intento cui mirano , porgendomi un qualche categorico e gradito riscontro. Accolga Sig Governatore le proteste della mia più alta stima Lì 5 ottobre 1859. Il Governatore (Affari generali del governo dell’isola d’Elba anno 1859.Doc 401-494. Carta 416. Archivio storico comune 8 Ottobre 1859 il Cancelliere e Ministro del Censo dell’Elba scrive al governatore dell’isola: Ill.mo Sig.Sig. Pron. Col.mo Accuso a VS Ill.ma il ricevimento della Circolare de 7 ottobre relativa alle votazioni che dovranno aver luogoper i Consigli Comunali. Ed in quanto potrà da me dipendere procurerò che sia conseguito l’intento a cuimira la circolare medesima. liste il di cui incarico è affidato ai Gonfalonieri non si limita a collocarvi il nome e la rendita imponibile cheresulta dal Catasto , ma occorreva che fossero nelle liste depositate le indicazioni relative al domicilio , età edalla condizione le cui nozioni hanno ritardato alquanto ed impedito fino a qui che siano state pubblicateoltre alla mancanza di traccia a cui attualmente è stato supplito. Mi segno con distinto ossequio Portoferraio .Dalla Cancelleria e Uffizio del Censo Lì 8 ottobre 1859 Dev.mo Obbl.mo Servitore Bianchi” (Idem come sopra) Il 9 ottobre 1859 dalla cancelleria di Marciana: “Cancelleria ed Uffizio del Censo di Marciana Al Sig. Cav. Governatore Ill.mo Signore In riscontro alla ossequiata Offiziale di VS Ill.ma de 7 ottobre stante , mi è grato assicurarla che le operazionipreliminari alle Elezioni Comunali da effettuarsi il giorno 30 ottobre prossimo , sono presso che a termine eche fin dal dì 5 dello stesso mese questa Magistratura all’oggetto peculiarmente di facilitare il concorsodegli elettori deliberò la divisione del Comune in quattro distinte sezioni di Collegio. Di VS Ill.ma Lì 9 ottobre 1859 Dev.mo Obbl.mo Servitore (Idem come sopra) L’Elba si trova per la prima volta a dover organizzare una tornata elettorale per la formazione dei consigli comunali con il metodo dell’elezione essendo fino allora avvenuta col metodo dell’imborsazione e i documenti sopra riportati sono interessanti perché attestano l’impegno e lo sforzo della l’amministrazione pubblica locale affinchè tutto avvenga regolarmente e con successo. Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) OTTOBRE 1859.ELEZIONI COMUNALI. CONSIDERAZIONI DI BETTINO RICASOLI: IL DIRITTO DI NOMINARE GLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE
Nell’ottobre del 1859 il governatore dell’Elba Niccolini scrive al cancelliere ministro del censo in La copia della circolare allegata porta la data del 4 ottobre 1859 e la firma è di Bettino Ricasoli. “ Eccellenza Le elezioni comunali che avranno luogo il dì 30 del cadente mese come interessano moltamente il Paese,così B. RICASOLI Lì 4 ottobre 1859” (Ministeriali di diversi dipartimenti del 1859. C158.Archivio storico comune Portoferraio) 1) Si fa riferimento al regolamento del 28 novembre 1853 che fu soppresso In questa prima parte della circolare, Ricasoli , presidente del governo toscano e ministro dell’interno, Sono le prime elezioni comunali. Continua la circolare scritta da Bettino Ricasoli che il governatore dell’Elba ha inviato al cancelliere “…Quanto poi alla scelta dei Rappresentanti Comunali nessun giudizio sarebbe migliore di quello degli elettori stessi .quando la libertà del voto sia esercitata esercitata senza passione e con la necessari indipendenza .La Legge nell’allargare il campo dell’eleggibiltà molto più che non fosse nel Regolamento del 1849 ha voluto che tutte le capacità locali e tutte le influenze legittime potessero esser valutate.La legge peraltro nel dare questa larghezza di scelta,ha contato assai sul senno degli elettori i quali tanto più sentiranno la responsabilità del loro voto,quanto maggiore è il numero dei cittadini ai quali può essere dato, Se questo senno non farà difetto le prossime Elezioni Comunali saranno un degno riscontro delle Elezioni Politiche. Il Patriziato e la ricca possidenza che tanto nobilmente rivendicarono il loro diritto di partecipazione alla vita pubblica del Paese,non saranno certo per trascurare le Elezioni Comunali. Gli atti compiuti in Parlamento obbligano i loro Autori i quali debbono a se stessi e alla Patria il non rifiutare di sobbarcarsi a tutti i carichi che il vivere libero impone a chiunque seppe mostrarsi degno della pubblica fiducia. Non si può nemmeno dubitare,che dopo aver seduto nell’Assemblea Nazionale ,Eglino debbono sdegnare gli Uffici Municipali,come troppo umili,perché veramente non vi è opera prestata alla Patria che sia senza dignità ed il maneggio degli interessi del Comune fu sempre considerato utile e necessario al Governo degli interessi dello Stato. Queste considerazioni ho voluto esporre a V.E. invitandola a farle comprendere il valore ai suoi Amministrati i quali da ciò rileveranno quali importanza dia il Governo alle prossime elezioni Comunali. Quando le Leggi si fanno non per cedere in apparenza alle necessità del momento,ma per intima persuasione di soddisfare i bisogni della civiltà,il Governo è in dovere di invigilarne attentamente l’esecuzione e non di abbandonarle al casi ed all’arbitrio degli uomini non sempre ben disposti alle novità benché buone. Questo dovere intendo adempiere per tutte le riforme che rilevano dal mio Ministero e però così di sovente chiedo il concorso efficace delle Autorità che ne dipendono, Nella fiducia di ottenerlo in questa occasione come lo ho ottenuto nelle altre,mi pregio BETTINO RICASOLI Lì 4 ottobre 1859” (Ministeriali di diversi dipartimenti del 1859.C158.Archivio storico comune Portoferraio)) Ricasoli si era dichiarato favorevole a restaurare il principio elettivo come fondamento degli ordini municipali e aveva fatto predisporre al consiglio di stato una legge basata sul regolamento del 1849 ma con variazioni significative . Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) LO STEMMA DI SUA MEASTA’ IL RE ELETTO: SU TUTTI GLI EDIFICI PUBBLICI
Il 3 ottobre 1859 ,il governatore militare e civile di Livorno,Biscossi, scrive a quello dell’Elba,Niccolini : “Governo Civile e Militare Al Sig, Cav Colonnello Ill,mo Signore Voglia darsi cura che senza veruna dilazione lo Stemma di S.M. il Re Eletto sia posto su tutti gli stabili ove Il Governatore
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260.Archivio storico comune Il governatore dell’Elba si adegua immediatamente “ai detti ossequiati comandi” . All’Uffiziale Direttore di Genio Il Ministero dell’Interno con venerato Dispaccio del 2 corrente ha ordinato che senza veruna dilazione lo Di VS Ill.ma Il Governatore (idem come sopra) L’uffiziale direttore del genio non perde tempo ad attivarsi per far eseguire gli ordini del governatore. Il 5 ottobre 1859 Del Bono dal municipio di Rio così scrive al governatore: Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Immediatamente dopo il ricevimento della Circolare di VS Ill.ma di 4 andante ho provveduto allo stemma di Di VS Ill.ma Municipio di Rio lì 5 ottobre 1859 Dev.mo Obbl. Servitore Del Bono “ (idem come sopra) Il 6 ottobre 1859,il sottotenente Pisani così scrive da Campo al governatore dell’Elba: “Al Sig. Governatore
Ill.mo Signore Quantunque sia mio ardente desiderio di adempiere ai venerati ordini contenuti nella Sua di officio de 4 Di VS Ill.ma Campo lì 6 ottobre 1859 Dev.mo Obbl.mo Servitore (idem come sopra)
Il carteggio è interessante perché individua il periodo preciso in cui all’Elba “su tutti gli stabili ove sono
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) 30/SETTEMBRE/1859: DISPACCIO TELEGRAFICO DI RICASOLI L’ELBA VIENE INFORMATA CHE IL GOVERNO DELLA TOSCANA ESERCITA IL POTERE IN NOME DI SUA MAESTA VITORIO EMANUELE DI SAVOIA
Bettino Ricasoli , il 30 settembre 1859 , con dispaccio telegrafico informa il governatore di Livorno il quale a “Governo Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo mo Signore Onde anticiparle quanto più e possibile la notizia , le compiego copia d’un Dispaccio Telegrafico del Lì 30 settembre 1859
Il Governatore (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260. Archivio storico comune di
Questo è il testo del dispaccio di Bettino Ricasoli allegato alla lettera dal governatore di Livorno inviata a “Governo Civile e Militare di Livorno Stamani sono stati affissi un Proclama col quale il Governo dichiara che d’ora in poi eserciterà i suoi Poteri in I Proclami e i Decreti si spediranno come all’ordinario , la Bandiera sarà innalzata con la stessa pompa qui B. RICASOLI”
(Idem come sopra) Il dispaccio , aldilà della conoscenza che ci fa avere del giorno ed ora precisa in cui è iniziata a sventolare su Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) DECRETO 29 SETTEMBRE 1859
Il 29 settembre 1859 , dopo aver con un proclama reso solennemente pubblico che eserciterà il potere in REGNANDO S.M. VITTORIO EMANUELE
Il Governo della Toscana Decreta Articolo 1° Le Sentenze e i Decreti dei Tribunali e gli Atti dei Pubblici Notari , dovranno dal dì della pubblica zio Articolo 2° Quelli che a tenore delle Leggi devono prestare il giuramento , lo presteranno colla presente for Articolo 3° Nelle Bandiere dell’Esercito e della Marina Militare e Mercantile dovrà porsi lo Stemma di Casa Articolo 4° Provvisoriamente nelle Bandiere della Marina e dei Consolati Toscani sarà aggiunto un Leone Articolo 5° Lo stesso Stemma dovrà alzarsi sopra i Palazzi e gli uffici Pubblici Articolo 6° I Ministri dell’Interno , di Giustizia e Grazia , degli Affari Esteri , della Finanza e della Guerra prov Dato in Firenze il 29 Settembre 1859 Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Il Ministro della Pubblica Istruzione Il Ministro della Giustizia e Grazia Il Ministro della Finanze del Commercio e dei Lavori Pubblici Il Ministro Reggente della Guerra
(Governo della Toscana .Copia del Decreto 29 settembre 1859 in Affari Generali del governo dell’isola Il decreto si apre a chiare lettere: d’ora in poi il Governo della Toscana agisce “regnando S. M. Vittorio Nello stesso giorno , il 29 settembre 1859 , il governo della Toscana emana un altro decreto in cui dispone Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) TRASFERIMENTO DEGLI STABILIMENTI PENALI DI PORTOFERRAIO IN QUELLI NUOVI NELLA FORTEZZA DI LONGONE
Il 22 settembre 1859 dalla “Soprintendenza Generale delli Stabilimenti Carcerari di Toscana” arriva al “Al Sig. Cav Colonnello Ill.mo Signore Per notizia e regola della S.V. Ill.ma ho l’onore di rimetterle copia autentica di due Decreti del Governo della Di VS Ill.ma Lì 22 settembre 1859 Dev.mo Servitore PINI” (Affari generali del governo dell’isola d’ Elba anno 1859 Doc 401-494.Carta 408. Archivio storico comune Allegato in copia autentica alla lettera di cui sopra è il decreto del 19 settembre 1859 Il Governo della Toscana DECRETA
- Gli stabilimenti Penali della Linguella a Portoferraio sono soppressi - Il posto din Copista della Direzione degli Stabilimenti Penali di Portoferraio viene soppresso ed è
Dato Lì 19 settembre 1859 Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno Il Ministro di Giustizia e Grazia Concorda con l’originale per Copia
Pini (1)“
(Idem come sopra) (1) Pini è il soprintendente degli stabilimenti penali del Granducato di Toscana
Il decreto del 19 settembre 1859 del governo della Toscana dello stato granducale è molto importante Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) IL GOVERNO DELLA TOSCANA ESERCITERA’ IL POTERE IN NOME DI VITTORIO EMANUELE RE ELETTO
“ TOSCANI ! L’Assemblea de’ vostri Rappresentanti legittimi deliberava essere fermo volere della Toscana far parte d’un Dato in Firenze , il dì ventinove settembre milleottocentocinquantanove B.Ricasoli.C. Ridolfi , E Poggi , R. Busacca , V. Salvagnoli , P. de Cavero (1) Il regno sabaudo è monarchia costituzionale basata sullo statuto albertino concesso da re Carlo Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) SETTEMBRE 1859: DECRETO PER LA CONVOCAZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI PER LA FORMAZIONI DELLE RAPPRESENTANZE COMUNALI.
La legge del 4 settembre 1859 ha introdotto il principio dell’elezione nella scelta degli amministratori “ IL GOVERNODELLA TOSCANA Vista la Legge emanata il dì 4 settembre dell’anno corrente , la quale nella formazione delle Rappresentanze Decreta: Art 1. I Gonfalonieri procederanno immediatamente alla formazione alle Liste degli Elettori e degli Eleggibili Art 2. I Collegi elettorali di tutte le Comunità Toscane sono convocati per eleggere i loro Rppresentanti la Art.3. Quei Collegi che non riusciranno ad eleggere o a compire le elezioni in quella prima votazione , sono Art. 4. Il Ministro dell’Interno provvederà all’esecuzione di questo Decreto Dato in Firenze li ventitre Settembre milleottocentocinquantanove Il Presidente del Consiglio dei Ministri B. RICASOLI Il Ministro della Pubblica Istruzione
FIRENZE , NELLA STAMPERIA GOVERNATIVA” Il decreto non denota niente particolare se non il fatto che nella prima volta che vengono convocati in Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) DISPACCIO DI BETTINO RICASOLI : PRESCRIZIONI SULL’ORDINE PUBBLICO E SULLA SICUREZZA PUBBLICA DEI CITTADINI
Il 17 settembre 1859 il governatore civile e militare di Livorno , Biscossi , scrive a quello dell’Elba , Niccolini : Mi affretto a trasmetterle in copia una circolare del Ministero dell’Interno pervenutami ieri che ha per Lì 17 settembre 1859
Questo il dispaccio di Bettino Ricasoli del 15 settembre 1859 , inviato in copia dal governatore di Livorno a “ Eccellenza Mentre le condizioni politiche della Toscana sono argomento di compiacimento per il Governo giacchè il
Specialmente nelle Campagne il furto ebbe da un pezzo per l’incuria del passato Governo estese BETTINO RICASOLI ”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-60.Doc. 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n 41.Archivio In questa seconda parte del dispaccio che il 17 settembre 1869 Ricasoli ha inviato al governatore di “….Le Campagne hanno lo stesso sacro diritto alla tutela Governativa che le Città;né può dirsi ben ordinata Lì 15 settembre 1859 Dev.mo Servitore BETTINO RICASOLI ” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-60.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n In questa seconda parte del dispaccio che il 17 settembre 1869 Ricasoli ha inviato al governatore di “….Le Campagne hanno lo stesso sacro diritto alla tutela Governativa che le Città;né può dirsi ben ordinata Lì 15 settembre 1859 Dev.mo Servitore BETTINO RICASOLI ” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-60.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) CONFLITTO DI FORME CON L’AUTORITA ECCLESIASTICA
Dopo le disposizioni alle autorità pubbliche dell’11 settembre 1859 relative al modo di comportarsi verso la “Governo civile e militare di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Governatore Ill.mo Signore Tutta la Toscana ha celebrato con solenni dimostrazioni di gioia l’accoglienza fatta da Re Vittorio Emanuele spedito , ma si darà agl’impiegati pubblici quella educazione che in addietro fu del tutto trascurata , ma che Lì 16 settembre 1859 Il Governatore (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100- Circolari da 1 a 42. Circolare Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) DISPOSIZIONI SULLA RELIGIONE
11 settembre del 1859,il governo della Toscana, forte dell’esito dell’assemblea dei rappresentanti della Toscana, emana diposizioni dirette alle pubbliche autorità e relative al loro modo di comportarsi nei confronti sia della religione cattolica che di altre. Queste disposizioni arrivano alla massima autorità civile e militare dell’Elba,il governatore. Così a lui scrive il governatore di Livorno: “Governo civile e militare
Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Dopo le Deliberazioni Solenni dell’Assemblea dei rappresentanti,il Governo ha reputato opportuno di Ed attendendo categorico riscontro per il discarico che incombe dare al Superiore Governo,specialmente per Lì 11 settembre 1859 Il Governatore
Queste disposizioni sono cartina di tornasole sull’inasprimento dei rapporti tra stato toscano e religione ,in
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circoalre n Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) AMMINISTRAZIONI LOCALI: INTRODUZIONE DEL PRINCIPIO DI ELEZIONE
Il 4 settembre 1859 il governo della Toscana emette un proclama sull’esito della missione inviata a re Vittorio Emanuele II per informarlo delle decisioni dell’assemblea dei rappresentanti del popolo toscano. La missione costituita da delegati dell’Assemblea Toscana ha fatto presente al re Vittorio Emanuele II che la Toscana ha solennemente dichiarato di voler fare parte di un regno italiano sotto il suo scettro costituzionale .La risposta del re è molto diplomatica: non annette ma dice che propugnerà la causa del popolo toscano presso le potenze europee. Ecco le prime righe con cui il governo della Toscana emana il 4 settembre 1859 il proclama sull’esito della missione al re: ”Toscani! Il 4 settembre 1859 ,nonostante una certa delusione per la risposta del re da parte di coloro che vogliono Bettino Ricasoli,presidente del consiglio dei ministri e ministro dell’Interno del Governo della Toscana ha DECRETO IL GOVERNO DELLA TOSCANA Sul parere della Consulta di Governo;(1) Considerando essere conveniente sostituire nella formazione delle Rappresentanze Comunali al modo della tratta,quello dell’elezione, DECRETA: Art.1Le Rappresentanze Comunali di che nell’articolo 1° del regolamento del 28 settembre 1853 sono Art.2 Il numero attuale dei Componenti ciascuna Magistratura e il Consiglio Generale è conservato. Ciascun Art. 3 Sono elettori nel Collegi Comunali i due terzi dei Contribuenti alla tassa prediale (2)presi per ordine di Il presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno Il ministro della Pubblica Istruzione Visto: per l’apposizione del sigillo
Questi primi articoli del decreto sono molto interessanti perché oltre ad introdurre il principio dell’elezione
Con il decreto del 4 settembre 1859 il governo della Toscana introduce con primi articoli di legge il “perchè si abbiano valide elezionisarà necessario che vi concorrano almeno la metà degli elettori iscritti”. Gli articoli di legge che seguono indicano DECRETO “Art .4 Non esercitano il diritto elettorale i condannati dai Tribunali Ordinarj per delitti veri e propri nel Art.5. Il diritto elettorale si esercita dall’elettore stesso o da chi lo rappresenta per Legge,personalmente, Art 6. Esercitano questo diritto pr mezzo di chi li rappresenta per Legge, Art 7. Possono esercitarlo per mezzo di schede nel modo detto di sopra, Art 8. Sono vietati i Mandati Art 9. Gli elettori i quali siano al tempo stesso rappresentanti per legge di altri elettori,potranno votare per Art 10. Tutti li elettori nel Comune sono eleggibili,salvo le eccezioni indicate nell’articolo seguente Art 11. Non possono essere eletti Art 12, Non possono essere Consiglieri o Supplenti nell’istesso Consiglio,Padre e Figlio,avo paterno e Art 13. Le note delli elettori e delli eleggibili saranno formate in ogni Comune dal rispettivo Gonfaloniere Art 14. Le elezioni si faranno in giorno di Domenica e secondo le prescrizioni che verranno stabilite nel Art 15. Non concorrendo alla prima adunanza la metà almeno degli elettori,ovvero non essendo rimasti Art 16. Restano in vigore il Regolamento del 20 Novembre 1849,quello del 28 Settembre 1855,come pure le Il Ministro dell’Interno è incaricato della esecuzione del presente Decreto. Dato in Firenze li quattro Settembre milleottocentocinquantanove Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro Dell’Interno Il ministro della Pubblica Istruzione Visto: per l’apposizione del sigillo
Firenze,nella stamperia governativa “ Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) DESTINO DEI VOLONTARI REDUCI DALLE BATTAGLIE DELLA SECONDA GUERRA PER LA INDIPENDENZA D ‘ITALIA
Con l’armistizio di Villafranca termina la seconda guerra per l’indipendenza d’Italia lasciando molte “Governo Civile e Militare Al Sig. Cav. Colonnello
Ill.mo Signore E’ desiderio del Governo della Toscana che i volontari Reduci dalla Lombardia sieno caldamente invitati a Lì 3 settembre 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100. Circolari da 1 a 42.Circolare n (1) La causa dell’indipendenza italiana ha trionfato in Lombardia perché con l’armistizio di Villafranca la Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PUBBLICA AUTORITA’ DEVE CONFORMARSI ALLA VOLONTA’ DEL PAESE Il 20 agosto 1859 terminano i lavori dell’ assemblea dei rappresentanti della Toscana in Firenze . L’assemblea dei rappresentanti del popolo del granducato di Toscana si chiude,non si scioglie: è prorogata fino a nuova convocazione. Dai rappresentanti eletti dal popolo del granducato di Toscana sono stati prese storiche decisioni come la dichiarazione che la dinastìa Asburgo Lorena è decaduta nè più può ritornare. L’Elba è stata rappresentata ai lavori dell’assemblea da Manganaro Giorgio e Gemelli Giovanbattista. Sono stati eletti nel Compartimento di Livorno,al Distretto di Portoferraio dove gli aventi diritto al voto erano 484 e i votanti furono 342: Manganaro Gorgio ebbe voti 333 e Gemelli Giovan Battista 304. Sulle decisioni prese dall’assemblea , il governo della Toscana,costituito da Ricasoli(presidente del consiglio dei ministri e ministro dell’interno),Ridolfi(ministro della pubblica istruzione e ministro interino degli affari esteri),Poggi(ministro di giustizia e grazia),De Cavero(ministro reggente della guerra),Busacca(ministro delle finanze,del commercio e dei lavori pubblici),Salvagnoli(ministro degli affari ecclesiastici) e Bianchi (segretario generale del governo della Toscana), informa con una circolare le autorità ecclesiastiche,civili e politiche e militari della Toscana , il 22 agosto 1859,due giorni dopo la chiusura dei lavori assembleari. Poi il 24 agosto invia un memorandum alle potenze europee . ll 31 agosto 1859 firma un documento di indirizzo al Re Vittorio Emanuele II che accompagna i voti dell’assemblea e che così inizia: ”Maestà! Un voto unanime dell’Assemblea nazionale,interprete fedele dei sentimenti di tutto un popolo, ha solennemente dichiarato essere volontà della Toscana di far parte di un Regno Italiano sotto lo scettro costituzionale della Mesta Vostra…” . Risponde il Re : “…Secondando il vostro desiderio avvalorato dai diritti che mi sono conferiti dal vostro voto,propugnerò la causa della Toscana innanzi a quelle potenze in cui l’Assemblea con grande senno ripose le sue speranze ,e soprattutto presso il generoso Imperatore dei francesi che tanto operò per la Nazione italiana….”.(1) Il 3 settembre il governo della Toscana con un decreto ordina la coniazione di medaglie in memoria dell’assemblea. Il 3 settembre 1859 anche tutte le pubbliche autorità dell’Elba,nella persona del governatore, massima autorità civile e militare,vengono richiamate alla volontà espressa dall’assemblea toscana con una circolare che il governatore di Livorno scrive a quello di Portoferraio “Governo Civile e Militare Al Sig Cav Governatore dell’Elba Ill.mo Signore I voti dell’assemblea dei Rappresentanti della Toscana con tanto senno ed umanità espressi,tracciano al Lì 3 settembre 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (1) Questa risposta del Re è molto diplomatica.Sa benissimo che senza il beneplacito delle potenze (2) E’ una vera e propria rivoluzione,politica ed amministrativa, quella che la Toscana sta vivendo nel
(Affari generali del governo dell’isola d’Eba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circoalre n Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) AGOSTO 1859 : ISTITUZIONE ALL’ELBA DEI CARABINIERI
Il Decreto per l’accasermamento della legione carabinieri toscani (23 agosto 1859) stabilisce che debba esistere la divisione di Livorno con la Suddivisione della Luogotenenza di Portoferraio Nella luogotenenza di Portoferraio sono comprese le “stazioni” di Portoferraio,Longone,Marciana,Marciana Marina,Rio. Questa la forza assegnata alla luogotenenza di Portoferraio: Ufficiali 1 ufficiale sotto-tenente e 1 maresciallo di alloggio a piedi a Portoferraio Carabinieri .a piedi, 9 a Portoferraio e 4 per ciascuna delle altre stazioni (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860,ì.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n 41.Archivio storico comune Portoferraio) mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) ISTITUZIONE E NASCITA CARABINIERI LEGIONE TOSCANA : DECRETO DI ACCASERMAMENTO. EFFETTI DI CASERMAGGIO
Il 23 agosto 1859 il “devotissimo servitore” Bettino Ricasoli scrive al “Sig. Cav. Colonnello Comandante la Legione dei Carabinieri” inviando un dettagliato decreto per l’ accasermamento dei carabinieri,decreto che porta la sua firma. “ DECRETO PER L’ACCASERMAMENTO DELLA LEGIONE In ogni luogo di Stazione dei Carabinieri sarà destinato un locale apposito per servire loro di Caserma.La Caserma deve essere situata in un luogo sano ed il più adatto per la sorveglianza de paese e specialmente del paesaggio ,esente da ogni comunicazione con gente estranea ,libera,apparente e per quanto possibile provvista di due uscite. - Una camera da letto con cammino ed una stanza ad uso uffizio pel Comandante la Stazione ; Per la Tavola: Per la Cucina: La scuderìa dovrà essere lastricata e pssibilmente a volta e doltre alle greppie,rastrelli,colonne,battifianchi e conche necessarie. Sarà provvista di una lanterna a vetri ,una pala,un forcone,due scope,una carretta per il concio,una cassa per la biada per ogni cavallo ed vaglio. Nella sellerìa dovranno esservi le rastrelliere e cavalletti per le selle e briglie…. Bettino Ricasoli “ Il decreto di accasermamento dell’ agosto 1859 dopo aver con dettaglio individuato i locali e gli oggetti che devono essere presenti nella caserma dei carabinieri toscani,istituiti con decreto del 24 luglio 1859, continua parlando sempre con molto dettaglio della stanza di disciplina,dell’inventario degli effetti di casermaggio e del loro rimpiazzo e/o del loro cambiamento,della responsabilità della conservazione “
DECRETO DI ACCASERMAMENTO ….La stanza di disciplina come quella di custodia avranno un pancaccio proporzionato al locale ,i secchi
Il bene del servizio esige che siano alloggiati nella stessa Caserma occupata dalla stazione di loro Lì 13 Agosto 1859 Il Ministro dell’Interno B. RICASOLI”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc-15-100.Circolari da 1-42.Circolare 41.Archivio
Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) NASCITA DELLA “LEGIONE DEI CARABINIERI TOSCANI”: DECRETO DI ISTITUZIONE
Mi confermo con distinta considerazione Lì 30 Agosto 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100.Anno 1859.Circolari da 1 a 42.Circolare 41.Archivio storico comune Portoferraio) Il governatore allega alla presente lettera le istruzioni ,in copia,che formano parte integrante del decreto stesso. Sono documenti interessanti perché riguardano il decreto di istituzione(otto articoli di legge) della nascita dei carabinieri in Toscana(24 luglio 1859) e quello del loro accasermamento (23 agosto 1859). “ DECRETO D’ISTITUZIONE Il Governo della Toscana Vista l’urgenza di arrecare radicali riforme nel Reggimento di Gendarmeria onde renderlo più atto a ben disimpegnare i difficili ed importantissimi servizi che gli sono attribuiti a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica Decreta (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Anno 1859-Carta 260.Archivio storico comune Portoferraio). Il documento sopra riportato è di notevole importanza storica. Ci fa sapere che in Toscana i carabinieri sono nati il 24 luglio 1859 dal Reggimento Gendarmeria con la denominazione di “Legione dei Carabinieri Toscani” e solo successivamente con l’annessione della Toscana al regno di costituzionale di Vittorio Emanuele II assumeranno la dizione di “Carabinieri Reali” Al decreto di istituzione della Legione Carabinieri Toscani sono allegate 1) “Tabella della forza della Legione Carabinieri Toscani” , Marcello Camici mcamici@tiscali.it |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) CONTROLLARE IL CLERO: OBBEDISCA PIENAMENTE ALLA SUPREMA AUTORITA’ DELLO STATO
. La nuova politica sulla causa dell’unità nazionale italiana portata avanti dal governo della Toscana dopo che il granduca è fuggito insieme con l’incertezza della situazione insorta dopo la pace di Villafranca e la fine della seconda guerra d’indipendenza, ha reso sempre più aspri i rapporti tra lo stato toscano e quello pontificio retto da papa Pio IX il quale vede nel movimento di risorgimento nazionale italiano un pericolo per l’esistenza “Governo civile e militare Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Dalla Circolare del Ministero degli Affari Ecclesiastici dè 23 Agosto corrente avrà appreso anche la S.V. Ill.ma come sia deciso proponimento del Governo della Toscana che il Clero obbedisca pienamente alla Suprema autorità dello Stato. Lì 30 Agosto 1859 Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100.Anno 1859.Circolari da 1 a 42. Circolare 34.Archivio storico comune (1) Il 27 aprile 1859 è la data in cui il granduca di Toscana è fuggito da Firenze e al suo posto si è instaurato un governo provvisorio Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) FURTI NELLE CAMPAGNE DELL’ELBA
Nell’agosto del 1859 una lettera del governatore di Livorno arriva a quello dell’Elba. “Governo civile e militare Al Sig. Governatore Ill.mo Signore Verrebbe supporto al Ministero dell’Interno che nonostante le Istruzioni e gli ordini comunicati con Circolare del 19 Maggio ultimo,i furti specialmente alla Campagna continuano a verificarsi con la frequenza e audacia di prima. Il Governatore (Affari generali del Governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari 1-42.Circolare 31.Archivio storico comune di Portoferraio) Questa circolare evidenzia un fenomeno importante e diffuso nella Toscana di quei tempi e cioè il brigantaggio. Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) DANNI DERIVATI DA SCONVENIENTI E PERICOLOSE MANIFESTAZIONI DELLO SPIRITO PUBBLICO
Il 27 agosto 1859 il governatore di Livorno,Biscossi, scrive a quello dell’Elba,Niccolini: “Governo Civile e Militare Al Sig. Cav. Governatore
Ill.mo Signore Con dispaccio dè 25 Agosto stante il Ministero dell’Interno (1)mi partecipa quanto appresso “Per assicurare sempre più questa mirabile concordia degli animi e questa tranquillità che tanto onora la Toscana,credo necessario di richiamare lasollecitudine di VS Ill.ma sopra alcune sconvenienti e pericolose manifestazioni dello spirito pubblico che m’avviene di notare in alcune città delloStato. Ed io ciò comunicando alla SV Ill.ma per ogni opportuna norma e per l’esatto adempimento ,godo rinnovarle i sensi della mia più manifesta Il Governatore Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari 1-42.Circolare 32.Archivio storico comune Portoferraio) 1) Il Ministero è retto da Bettino Ricasoli Questa lettera mostra la sapienza con cui si muove la politica del ministero dell’interno del nuovo governo della Toscana sempre tesa a mantenere mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) 25 MAGGIO 1859 : TUMULTI A PORTOFERRAIO
Il 27 agosto 1859 al punto 7 dell’ordine del giorno dell’adunanza della Magistratura Comunitativa (consiglio comunale)di Portoferraio troviamo
“ 7. Stanziarono a favore del Sig dott Fabio Squarci,Gonfaloniere ,dott Giorgio Manganaro e dott Milziade Lorenzini la somma di zecchini dieci per F. Squarci”
(Comunità di Portoferraio.Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1858 al dì 2 settembre 1859 .Per il cancelliere.Anno 1859.Carta 235- Cosa era accaduto il 24 maggio 1859 a Portoferraio ? Lo si apprende dall’adunanza magistrale del 25 maggio 1859 : “1. Fatto presente dal Sig Gonfaloniere che al seguito del deplorabile avvenimento del giorno di ieri andante fra alcuni gendarmi e vari Marinari Livornesi per cui alcuni pacifici cittadini rimasero feriti per essersi intromessi a separare i contendenti;ed al seguto ancora delle notizie raccolte che portano a ritenere che la Gendarmeria da vario tempo cercava di provocare questa pacifica popolazione al disordine,nella veduta di far presente al Superiore Governo la vera indole del fatto ed i pericoli che sovrastano a questi abitanti se non vengono adottate delle misure efficaci. F. Squarci”
(Comunità di Portoferraio.Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1859 al dì 2 settembre 1859.Per il cancelliere.anno 1859 .Carta 195.Archivio storico comune Portoferraio) E’ davvero enigmatico questo episodio. Una ipotesi è quella che tra i gendarmi vi fossero elementi ostili al nuovo corso politico dello stato granducale di Toscana iniziato pochi giorni prima con il governo provvisorio, il 27 aprile 1859 ,governo che è subentrato ad amministrare il paese dopo che il granduca è fuggito.
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA
In conformità ad un dispaccio del ministro dell’Interno Bettino Ricasoli , Il 20 agosto 1859 il governatore di Livorno,Biscossi, invita quello “tanto la rinnovazione e rettificazione delle Borse sia dei Priori sia dei Consiglieri,quanto le tratte degli uni e degli altri”.“Governo Militare e Civile Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Per il disposto dell’art 9 della legge dè 28 settembre 1853 nel corrente mese di agosto dovrebbero aver luogo le tratte per la parziale innovazione dei Magistrati Comunitativi da entrare in carica nel prossimo futuro anno ,previa la rinnovazione e rettificazione delle Borse di che all’art 16 della stessa Lì 20 Agosto 1859 Il Governatore
(Affari Generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860 –Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare 31.Archivio storico comune Portoferraio) E’ questa lettera del governatore livornese molto importante poiché sospendendo le pratiche per il rinnovo dei magistrati comunitativi che sono gli amministratori comunali (Gonfaloniere,priori e consiglieri) preannuncia una innovazione davvero significativa e cioè che i magistrati comunitativi non saranno più scelti col metodo dell’imborsazione(tratti a sorte dalle relative borse) ma col sistema dell’elezione. Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) ASSEMBLEA NAZIONALE TOSCANA. DEPUTATI ELBANI ELETTI
Nell’agosto del 1859 si riunisce a Firenze l’assemblea nazionale toscana voluta dal governo della Toscana. ”L’assemblea dichiara che la Dinastìa Austro-Lorenese la quale nel 27 aprile 1859 abbandonava la Toscana ,senza ivi lasciar forma di Governo ,e riparava nel campo nemico, si è resa assolutamente incompatibile con l’ordine e la felicità della Toscana.Dichiara che non vi è modo alcuno per cui tale Dinastìa possa ristabilirsi e conservarsi senza oltraggio alla dignità del Paese e senza offesa ai sentimenti delle popolazioni ,senza costante e inevitabile pericolo di vedere turbata incessantemente la pace pubblica e senza danno d’Italia.Dichiara conseguentemente non potersi né richiamare né ricevere la Dinastìa Austro-Lorenese a regnare di nuovo sulla Toscana” Il successivo 20 agosto l’Assemblea sancì con 163 voti favorevoli A queste date si era ancora in quadro generale politico molto fluido dove le posizioni erano molto diverse .Il quadro si sarebbe poi chiarito l’anno successivo col plebiscito dell’11-12 marzo 1860 col quale la Toscana avrebbe definitivamente scelto l’unione alla monarchia costituzionale di Re Vittorio Emanuele II. “Signori Deputati all’Assemblea Nazionale Toscana Portoferraio 8 Agosto Deputati eletti all’Assemblea Nazionale Toscana Mi reco a piacere parteciparla essere VS Ill.ma stato eletti Deputato dell’Elba nelle elezioni di ieri con N° = suffragi. Squarci
= Manganaro N° 333 suffragi
(Copialettere del gonfaloniere di Portoferraio dal dì 22 maggio 1859 al dì 5 dicembre 1860.Anno 1859.N° 163-164.Archivio storico comune
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) ECCITARE GLI ELETTORI A PARTECIPARE ALLE ELEZIONI: E’ QUESTO UN DOVERE CIVILE
Il 30 luglio 1859 il governatore dell’Elba ,Niccolini,così scrive al gonfaloniere di Portoferraio,Squarci: “Governo civile e militare Al Sig. Gonfaloniere Portoferraio Lì 30 luglio 1859 Ill.mo Signore Dev.mo Servitore G. Niccolini” * Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PROCEDURE GOVERNATIVE A CARICO DEGLI ECCLESIASTICI
Il 29 luglio 1859 arriva al governatore dell’Elba lettera del governatore di Livorno: “Governo Civile e Militare di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Lì 29 Luglio 1859 In conformità di un Dispaccio del Ministero degli Affari Ecclesiastici de 29 luglio stante partecipo a VS Ill.ma le seguenti norme per ciò che la riguarda nelle procedure governative instituite a carico degli Ecclesiastici. 1° Nelle procedure Governative a carico degli Ecclesiastici mentre verranno osservati tutti i riguardi dovuti al loro grado , dovranno essere trattati alla pari dei Laici in tutto ciò che non è propriamente esercizio del Ministero Sacerdotale. 2° Sarà data notizia immediata e riservata al Ministero degli Affari Ecclesiastici di ogni provvedimento preso riguardo alli Ecclesiastici 3° Questa notizia dovrà essere data avanti la esecuzione del provvedimento Governativo quando si tratterà di un Sacerdote con cura di anime E con i sensi della mia distinta considerazione ho il pregio di ripetermi Lì 29 luglio 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circoalri da 1 a 42. Circolare 29.Archivio storico comune Portoferraio) La lettura di questa circolare evidenzia la situazione politica che si è creata con lo stato pontificio. Con l’armistizio di Villafranca il secolare dominio di questo stato oltre l’Appennino che si esprime amministrativamente con le legazioni pontificie e che aveva sempre trovato un valido aiuto nell’appoggio dell’esercito austriaco vacilla sotto l’impulso al processo dell’unificazione italiana dettato Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) ALLOGGIO DI ORDINANZA AGLI UFFICIALI IN VIAGGIO
E’ da qualche giorno che l’armistizio di Villafranca(11 luglio 1859) è stata fatto e con esso ha termine la seconda guerra per l’indipendenza d’Italia.
Coloro che hanno combattuto ritornano a casa e per essi il Ministero della Guerra del governo della Toscana si attiva con una circolare che arriva al governatore dell’Elba. “Ministero della Guerra Oggetto: Alloggio agli Ufficiali in viaggio Ai Signori Comandanti le Piazze e i Corpi militari ed ai Sig. Gonfalonieri Ad evitare che nella occasione del ritorno in Toscana dell’Armata di spedizioni si rinnovi l’abuso altra volta verificatosi che diede luogo a molte declamazioni che in stato di marcia alcuni Uffiziali si procurassero a propria scelta lo Alloggio , mentre le Comuni obbligate a somministrarlo vi aveva già provveduto , il Ministero trova opportuno raccomandare che non è permesso agli Uffiziali di prescegliersi l’alloggio a piacimento ma che debbono servirsi di quello ad essi destinato da Municipi , secondo , che sarà indicato nel foglio di incitazione che il Commissario di Guerra o in sua vece il Comandante di Piazza rilascerà agli Uffiziali medesimi. Firmato all’Originale . De Cavero”(1)
(Corrispondenza ministeriale del governatore anni 1856 , 1857 , 1858 , 1859.Anno 1859. Archivio storico comune Portoferraio) Ho voluto riportare per intero questa circolare del ministero della guerra perché mostra un aspetto di vita tipico del militare , del soldato di ogni tempo e di ogni luogo che ha appena terminata la guerra. (1) De Cavero è generale e ministro reggente il ministero della guerra
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) FRANCESCO GIUSEPPE E NAPOLEONE III INCONTRO A VILLAFRANCA: PACE CONCLUSA TRA FRANCESI E AUSTRIACI
Il 13 luglio 1859 Bettino Ricasoli , ministro dell’interno nel Governo della Toscana , così notifica al governatore dell’Elba la pace conclusa tra francesi “Illustrissimo Signore La notizia telegrafica sulla pace conclusa fra Sua Maestà dè Francesi e Sua Maestà l’Imperatore d’ Austria sebbene parli di una Federazione Italiana , non ne dice i particolari. Dal Ministero dell’Interno Devotissimo Servitore B. RICASOLI “ (Aff gen gov 1860.Filza 2.Doc 1-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n° 26.Archivio storico comune Portoferraio) Dal documento traspare con evidenza l’incertezza del momento legata ad una pace la quale ”sebbene parli di una Federazione Italina , non ne dice i particolari “ e anche amarezza -“Sua Maestà dè Francesi” non degli italiani - da parte del ministro degli interni del governo toscano Bettino Ricasoli. Che cosa è accaduto ? Due giorni prima , 11 luglio 1859 , a Villafranca , preceduto da una tregua di qualche giorno , è stato concluso l’armistizio con un colloquio tra Napoleone III “Sua Meastà dè Francesi” e Francesco Giuseppe imperatore d’Austria: finisce così la seconda guerra d’indipendenza italiana.L’armistizio è la conseguenza di una decisione unilaterale della Francia che in guerra al fianco del Piemonte contro l’Austria ha necessità di concludere la pace per il pericolo che il conflitto si allarghi all’Europa. La pace è poi formalizzata col trattato di Zurigo nel novembre del 1859. Subito dopo l’incontro e il colloquio , nella stessa giornata di 11 luglio , Napoleone III incontra a Valeggio sul Mincio , poco distante da Villafranca , Vittorio Emanuele II suo alleato ed insiste con il re piemontese per arrivare ad una decisione in questi termini:confederazione italiana sotto la presidenza onoraria del papa , cessione della Lombardia alla Francia che a sua volta l’avrebbe ceduta al Piemonte , Veneto all’Austria ma incluso nella federazione italiana , rientro dei sovrani filo austriaci nei ducati di Modena e Toscana con modalità pacifiche e con l’impegno a concedere una costituzione , riforme politiche nello stato della chiesa e amministrazione separata delle legazioni pontifice. Queste proposte nello stesso giorno di 11 luglio vengono comunicate da Vittorio Emanuele II a Cavour presidente del consiglio dei ministri dello regno piemontese.Cavour non è d’accordo poiché oltre a vedere vanificate le speranze di liberare tutto il nord d’Italia dagli Asburgo , giudica catastrofico per il prestigio del regno sardo l’ingresso dello stato piemontese nella futura confederazione a fianco dell’Austria.Emerso con il re questo grave disaccordo e dissenso Cavour nel pomeriggio stesso dell’11 luglio decide di dimettersi Queste proposte vengono anche comunicate all’imperatore austriaco che fa alcune controproposte ;le fortezze di peschiera e Mantova sarebbero rimaste all’Austria , per il reintro dei sovrami amci a Firenza e Modena si può ricorrere alle armi e che per i due ducati non c’è alcuna costituzione né il papa deve soffrire la separazione amministrativa delle legazione pontifice. Napoleone III accetta le controposte e firma. Vittorio Emanuele II si rifiuta di firmare perché abbandonare le fortezze di Peschiere e Mantova significa rendere indifendibile la Lombardia. Il re informa Cavour su quanto sta accadendo. Cavour parla di tradimento di Napoloene III , invita il re a lasciare il campo alle forze francesi e austriache che avrebbero risolto per conto loro la questione italiana e accusa lo stesso re di intrighi nei suoi confronti. Tra i due insorge una discussione dai toni molti accesi. Il giorno dopo , 12 luglio 1859 , Cavour riunisce il consiglio dei ministri e delibera le dimissioni dell’intero governo. Il re Vittorio Emanuele messo di fronte alle due alternative guadagnare la Lombardia senza piazza forti oppure continuare la guerra da solo sceglie la prima e nella stessa giornata del 12 luglio firma l’armistizio con la clausola “ per tutto ciò che mi concerne” la quale lascia intendere che il re non si impegna riguardo al corso degli eventi che si vanno profilando fuori dai confini del suo stato: i governi locali nati dai dissolti ducati di Parma , Modena e Toscana si stanno preparando all’unione col Piemonte. Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) UNIONE AL REGNO COSTITUZIONALE DI RE VITTORIO EMANUELE II: SOLLECITO A TRASMETTERE GLI ATTI
“Governo Civile e militare Di Livorno N°1239 Ill.mo Signore Molte delle Comunità hanno già pronunziato il voto per l’unione della Toscana agli Stati d’Italia sotto il Governo Costituzionale di Re Vittorio Emanuele Secondo.Interessando ora al Governo della Toscana di conoscere le deliberazioni su questo argomento dei rimanenti Municipi ,tanto se sieno in senso affermativo quanto se negativo mi rivolgo a VS Ill.ma perché voglia procurare dai Gonfalonieri delle Comunità di Portoferraio,Marciana e Rio la sollecita trasmissione delle accennate deliberazioni insieme con gli indirizzi privati che potessero trovarsi presso di loro. Ed ho l’onore di confermarmi con distinta considerazione Lì 12 luglio 1859 Per il Governatore A. Bertini “ (Affari generali del governo dell’Elba 1859-1860 .Doc 101-260. Carta 260,Archivio storico comune Portoferraio) Il governatore di Livorno non sa che l’Elba si è già dichiarata a favore rispondendo ai solleciti arrivati da parte del ministro dell’interno Ricasoli. Questi si era rivolto al gonfaloniere di Portoferraio,dr Fabio Squarci, il 1 giugno 1859 con circolare riservata manoscritta dove esprime che il governo della Toscana è “per una Italia unita e forte capace di difendere da sè il conquistato diritto all’Indipendenza e all’Autonomia Nazionale “ e che preme al governo che il popolo toscano mostri il proprio sentimento per una Italia unita e forte auspicando che ciò avvenga con “la forma degli indirizzi”. E ciò accade con una “nomina di una deputazione per raccogliere le firme di coloro che aspirano l’unione della Toscana al Piemonte” da parte del comune di Portoferraio e degli altri dell’Elba (Portolongone e Rio) seguita poi da delibere comunali sulla “adesione per la unione della Toscana al regno di Vittorio Emanuele II”. Il documento di poche righe,sopra integralmente riportato, che apparentemente sembra privo di importanza -una semplice nota amministrativa- è al contrario di rilievo storico perché mostra quanto al Governo della Toscana prema la conoscenza sul voto espresso “per l’unione della Toscana agli Stati d’Italia sotto il Governo Costituzionale(1) di Re Vittorio Emanuele Secondo (1) Il governo di re Vittorio Emanuele II è costituzionale perché il potere del monarca non è più assoluto ma è affiancato da quello di un parlamento eletto democraticamente il quale promuove e decide leggi.La monarchia costituzionale rappresenta pertanto il passaggio da uno stato assoluto ad uno liberale. Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) MINISTERO DEGLI AFFARI ECCLESIASTICI: LASCITI NON SOLO PER MESSE E SENZA SOVERCHIA FACILITAZIONE
“Governo Civile e Militare di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore E’ intendimento del Ministero degli Affari Ecclesiastici (1) di far cessare quella soverchia facilitazione stata Lì 11 luglio 1859 Il Governatore (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Filza 2.doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare
1) Enrico Poggi è ministro del culto e affari ecclesiastici nel governo della Toscana.(Ministero degli
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) RINGRAZIARE IDDIO PER LA VITTORIA E MOSTRARE DI ESSERE DEGNI DELL’INDIPENDENZA
Il 10 luglio 1859 al Governatore dell’Elba arriva lettera dal governatore di Livorno con allegato un dispaccio “Ministero dell’Interno Al Sig. Cav Colonnello Ill.mo Signore Dev.mo Servitore Ricasoli “ (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Filza 2.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) RINGRAZIAMENTI PER LA GUERRA DELL’INDIPENDENZA ALLA COMUNITA’ DI PORTOFERRAIO
Il 9 luglio 1859 il governo di Livorno fa sapere al gonfaloniere di Portoferraio che il ministero “Governo Civile e Militare Al Sig. Gonfaloniere (1) Il Ministero dell’Interno ha con dispaccio de’ 8 luglio stante approvato il partito di codesta Magistratura Lì 9 Luglio 1859 Il Governatore (Corrispondenza ministeriale del governatore anni 1856 , 1857. , 1858 , 1859.A190.Anno 1859.Archivio storico
Sempre Nello stesso giorno il governo dell’Elba ringrazia la comunità di Portoferraio: “Governo Al Sig. Gonfaloniere Riscontrando la Riverita sua Offiziale del 9 andante concernente l’offerta di fila e fasce raccolte dalle Ho l’onore di confermarmi con stima. Portoferraio lì 9 luglio 1859 Dev.mo Servitore G Niccolini “ (Idem come sopra) (1) Il gonfaloniere è il dr Fabio Squarci Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PREOCCUPAZIONE DEL GONFALONIERE DI RIO. RACCOLTA DI PEZZE E FASCE PER I FERITI DELLA GUERRA
Il 7 luglio 1859 il gonfaloniere di Rio , Angioletti , è preoccupato e scrive al governatore dell’Elba : Al Sig. Cav. Governatore Ill , mo Signore Con mia Officiale dè 2 luglio corrente trasmettevo a VS Il.ma la Deliberazione di questo Consiglio Generale Rio lì 7 luglio 1859 Dev.mo Serv.re Angioletti” (affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260. Archivio storico comune “ Lì 9 luglio
Fila e pezze per i feriti nella guerra di indipendenza Le rimetto una cassa di legno contenente le 60 Fila e le 80 Pezze e fasce raccolte dalle Sig , re Collettrici in Le “Signore Collettrici” sono quelle che il gonfaloniere , circa una ventina di giorni prima , in qualità di Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PRIMO NOSTRO DOVERE : CONCORRERE ALLA GUERRA PER CONQUISTARE L’INDIPENDENZA
Il 4 luglio 1859 una lettera manoscritta da Ricasoli (1) arriva al governatore dell’Elba: Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Di VS Ill.ma Dev.mo Servitore Bettino Ricasoli Lì 4 luglio 1859 “
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260. Carta 182. Archivio storico comune
(1) Bettino Ricasoli fa parte del Governo della Toscana e ricopre la carica di ministro dell’interno. Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) L’ELBA TUTTA INSIEME ESPRIME VOTO PER L’UNIONE AL PIEMONTE CON INDIRIZZO COLLETTIVO A SUAMAESTA’ RE VIITORIO EMANUELE II. OFFERTA DI LIRE MILLE PER LA GUERRA DELL’INDIPENDENZA.
“Sig. Giacomo Murzi Gonfaloniere di Marciana Lì 3 luglio Plebiscito Essendo ultimata la votazione dei Cittadini delle quattro Comunità dell’Isola dell’Elba , diretta ad esprimere il Dopo tre giorni , il 6 luglio 1859 , il gonfaloniere di Portoferraio scrive al governatore militare e civile “Al Sig Cav Colonnello Governatore Militare e Civile dell’isola d’Elba a Portoferraio Lì 6 luglio Indirizzo a Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele Mi reco a dovere trasmettere a VS Ill.ma onde si compiaccia inoltrarli per l’uso opportuno al Superior 2*Altro simile indirizzo con le decisioni che vi hanno fatto in forma legale ed autentica n. 614 altri Cittadini 3°Copia autentica della Deliberazione di questo Consiglio Comunale del dì 2 luglio corrente con la quale il 4°Ed infine un indirizzo speciale al prefato Monarca per lo stesso scopo umiliati al di Lui trono dai Gonfalo mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) COMUNE DI PORTOFERRAIO: ADESIONE PER LA UNIONE DELLA TOSCANA AL PIEMONTE
COMUNE DI PORTOFERRAIO: ADESIONE PER LA UNIONE DELLA TOSCANA AL PIEMONTE Il 2 luglio 1859 le rappresentanze comunali (Gonfaloniere , Priori e Consiglieri) del comune di Portoferraio “ Adesione per la unione della Toscana al regno di Vittorio Emanuele II A dì 2 luglio 1859 1.
(Protocollo delle deliberazioni dal 28 agosto 1858 al dì 12 settembre 1859.Per il cancelliere.E24.Carta 203) Con questa deliberazione magistrale il comune di Portoferraio adempie agli inviti e sollecitazioni che nei Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) COMUNE DI PORTOFERRAIO: "ATTO ADESIVO A QUANTO OPERATO DAL MUNICIPIO DI FIRENZE"
COMUNE DI PORTOFERRAIO: "ATTO ADESIVO A QUANTO OPERATO DAL MUNICIPIO DI FIRENZE" Il 3 maggio 1859 è data storica per il comune di Portoferraio in quanto si riuniscono in adunanza i suoi Avvengono poi adempimenti relativi al "Richiamo di Volontari per la Indipendenza Italiana". "A dì 3 maggio 1859
Adunati per urgenza i Sig. Gonfaloniere , Priori e Consiglieri componenti il Pubblico e General Consiglio della Adesione al Movimento Nazionale avvenuto in Firenze nel dì 27 Aprile 1859 ed al Governo Provvisorio 1. Il Gonfaloniere ha comunicato i proclami del Municipio Fiorentino e del Governo Provvisorio di 2. Autorizzazione al Gonfaloniere di spendere quanto occorre nelle attuali circostanze. 3. Opinione esternata dal Municipio che nella mancanza di forza armata in questa piazza venghino ( )
Il Gonfaloniere Il Cancelliere F. Squarci (firma illeggibile) "
(Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1858 al dì 2 settembre 1859.Carta 183.Archivio storico Il documento sopra riportato , scritto verosimilmente dal cancelliere comunitativo , è di notevole rilevanza Sempre in data 3 maggio 1859 il Gonfaloniere di Portoferraio invia lettera ai gonfalonieri di Marciana , Rio e "3 Maggio 1859 Ai Signori Gonfalonieri di Marciana , Longone e Rio Richiamo di Volontari per la Indipendenza Italiana. Arruolamento di Volontari.
Il Governo Provvisorio Toscano con suo Decreto del 28 Aprile decorso avendo autorizzato un arruolamento (Copia lettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 31 ottobre 1856 al dì 22 maggio 1859.Anno 1859.Dal All'Elba dunque chi vuole arruolarsi come volontario per la guerra di indipendenza d'Italia deve recarsi al Il giorno successivo , 4 maggio 1859 , esce un proclama in stampa del governo locale dell'Elba: " IL GOVERNATORE DELL'ISOLA D'ELBA Il numero dei Volontari che si sono presentati alle Bandiere e che continuano senza tregua ad affluirvi è tale Lì 4 maggio 1859 FINESCHI " Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) VITTORIA RIPORTATA DAGLI ESERCITI ALLEATI SULLA DESTRA DEL MINCIO
VITTORIA RIPORTATA DAGLI ESERCITI ALLEATI SULLA DESTRA DEL MINCIO Il 26 giugno 1859, al gonfaloniere di Portoferraio arriva dal Governatore militare e civile dell’Elba l’invito a “Governo Al Sig Gonfaloniere Ill.mo Signore Essendo determinazione di questo Governo di solennizzare con ogni maggiore dimostrazione festiva la Portoferraio Lì 26 giugno 1859 Dev.mo Servitore G Niccolini” (Corrispondenza ministeriale del governatore anno1856,1857,1858,1859.A 192. Anno 1859.) (1) Gli eserciti alleati sono quelli del regno sardo-sabaudo di re Vittorio Emanuele II e di Francia con (2) Portoferraio in quanto importante porto del Granducato di Toscana prima e del Governo Toscano Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA
Manoscritta,su carta intestata Ministero dell’Interno,firmata Bettino Ricasoli,arriva il 25 giugno 1859 una “Ministero dell’Interno Al Sig. Cav. Governatore E’ noto al Ministero dell’Interno che alcuni privati Cittadini hanno diretto ai Gonfalonieri un Indirizzo nel Lì 27 Giugno 1859 Dev.mo Servitore Ricasoli “ (Affari generali del governo dell’ isola d’Elba 1859-1860 .Doc 101-260.Carta 260.Archivio storico comune Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) I MUNICIPI DI PORTOLONGONE E RIO SI ATTIVANO PER LA FUSIONE CHE VORREBBE FARSI DELLA TOSCANA AL PIEMONTE
Il 23 giugno 1859 è una data molto importante per i territori di Portolongone e di Rio in quanto vengono “Gonfaloniere di Portolongone Al Sig. Cav. Colonnello Ho l’onore di accusare a VS Ill.ma ricevimento del di Lei pregiatissimo riservato Officio del 20 stante Di VS Ill.ma Dev.mo Obbl.mo Serv.re
(Affari generali del governo dell’ isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260.Archiviomstorico Quanto accade a Portolongone avviene anche a Rio dove il gonfaloniere così scrive al governatore dell’Elba “Comunità di Rio Al Sig. Cav. Governatore Ill.mo Signore Accuso a SV Ill.ma il ricevimento dell’Ossequiata Sua de 20 Giugno,con la quale mi partecipa i provvedimenti Di VS Ill.ma Angioletti” Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) SEGUIRE L’ESEMPIO DEL MUNICIPIO DI LIVORNO :ISTITUIRE UNA DEPUTAZIONE CHE RICEVA DAI CITTADINI DICHIARAZIONI DI FAR ATTO DI UNIONE AL PIEMONTE
Il 20 giugno 1859 il governatore dell’Elba,colonnello Niccolini, scrive una lettera riservata al “Governo Civile e Militare dell’Elba Al Gonfaloniere Ill.mo Signore Conoscendo quale e quanto sia il generale entusiasmo pel Re Italiana che nel Campo di Battaglia combatte DI V.S. Ill.ma Lì 20 Giugno 1859 G. Niccolini “ (Corrispondenza ministeriale del governatore anni 1856,1857,1858,1859.A 192. Anno 1859.Archivio storico Il 20 giugno 1859 il governatore militare e civile dell’Elba,Niccolini, con una circolare ufficiale invita il
che stia “permanentemente a rappresentare la Civica Magistratura all’oggetto di ricevere le dichiarazioni di
(Stralci della delibera del municipio di Livorno del 16 giugno 1859.Corrispondenza ministeriale del E’ un invito questo del governatore dell’Elba che è già stato realizzato il giorno prima ( 19 giugno 1859) dal Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) NOMINA DI UNA DEPUTAZIONE PER LA RACCOLTA DI FIRME DI COLORO
Il 20 giugno 1859 le rappresentanze comunali (gonfaloniere,priori,consiglieri) del comune di Portoferraio sono adunate con una sola voce all’ordine del giorno: “A dì 20 Giugno 1859
Piemonte.
Il Gonfaloniere ha fatto presente che molti distinti Cittadini hanno esternato il desiderio in nome di questa Popolazione di unirsi al Piemonte e riconoscere Re d’Italia Vittorio Emanuele II,costituendo le diverse province della Penisola in un Regno unito nel modo migliore che sarà possibile,capace di governarsi e difendersi.
Da presiedersi dal loro Gonfaloniere Il Gonfaloniere Il Cancelliere Squarci Le rappresentanze comunali della città di Portoferraio con questa delibera accolgono in pieno gli inviti e la volontà del “Superiore Governo” espressi nella persona di Bettino Ricasoli,ministro dell’interno,il quale con lettera riservata aveva scritto al gonfaloniere Squarci in data 1 giugno .Con questa lettera Ricasoli indicava al gonfaloniere gl’intendimenti del Governo Toscano e cioè “un’Italia unita e forte capace di difendere da sa il conquistato diritto all’Indipendenza e dell’Autonomia Nazionale” e faceva capire che al Governo della Toscana preme che il popolo mostri il proprio sentimento per una Italia unita e forte sotto il regno di Re Vittorio Emanuele ,auspicando che ciò avvenga con “la forma degl’indirizzi” .
(Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1858 al dì 12 settembre 1859.Copia per il cancelliere.E24.Carta 199,200,201.Archivio storico comune Portoferraio)
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA
Una lettera, con data 19 giugno 1859, scritta da Bettino Ricasoli,su foglio intestato “Ministero dell’Interno”, “Ministero dell’Interno Al Sig. Cav. Governatore Ill. mo Signore allorchè quelli venissero iniziati o suggeriti per consiglio dei Governanti anziché per azione propria dei Di V,S. Ill.ma Lì 19 Giugno 1859 Dev.mo Servitore Ricasoli” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260.Archivio storico comune Il documento è interessante perché dimostra come il neonato governo della toscana cerchi la Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) LA STAMPA DURANTE LA SECONDA GUERRA PER LA INDIPENDENZA D’ITALIA
LA STAMPA DURANTE LA SECONDA GUERRA PER LA INDIPENDENZA D’ITALIA In uno stato di guerra come quello che si vive nel giugno del 1859 in Toscana, il “Superiore Governo” che “Al Sig.re Cav.re Colonnello Governatore Uffizio del Procuratore del Governo Il Governo della Toscana ha ingiunto la rigorosa applicazione delle vigenti Leggi sulla Stampa. Di VS Illustrissima C. Cesarini Lì 16 Giugno 1859 “ (Affari generali del governho dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 255.Archivio storico comune Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) LA TOSCANA INTENDE FAR PARTE DELLA FAMIGLIA ITALIANA. IMPEGNO DEL MUNICIPIO
Ai primi di giugno del 1 859 arriva al gonfaloniere di Portoferraio ,Squarci, una lettera scritta da Bettino “Governo civile e militare Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore A chi per poco conosca quale e quanto sia il generale entusiasmo pel Re Italiano ,che,nel campo di Lì 18 giugno 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) TABACCO
E’ noto che il morale delle truppe è sempre stato oggetto di attenzione da parte di chi le comanda ,in ogni
tempo e luogo. Il tabacco,insieme ad altri, come ad esempio il vino,è stato strumento per tenere alto il morale. Non si sottrae il governo della Toscana che nel giugno del 1859 emette un decreto diretto a tutti i rivenditori di tabacco della Toscana in virtù del quale tutti essi devono affiggere un tariffario in lingua francese accanto a quello italiano destinato alle truppe alleate francesi. E’ quanto si apprende da lettera manoscritta su foglio intestato “Direzione generale dell’Azienda del Tabacco in Toscana” arrivata al governatore dell’Elba : “Al Sig. Cav. Colonnello Dovendo questa direzione a provvedere di una Tariffa in lingua francese simile al qui annesso esemplare Firenze lì 16 giugno 1859 Dev.mjo Obbl.mo serv.re G Magini “ (Affari generali del governo dell’Elba . 1859-1860.Doc 101-260.Carta 257.Archivio storico comune La lettura del “qui annesso esemplare” ,uno stampato scritto in francese , è davvero interessante per la “ TARIFFA Dei prezzi per i quali si deve vendere al Pubblico i Tabacchi dell’Amministrazione Generale in Toscana così Qualità dei tabacchi Nobille. Cappuccina.Foglietta.Puro Fine.Scaglietta.Brasile.Marcubinoi.Albania.Fermentato PER LA PIPA (Gerengè.Fino.Odinaire et Bouts de Cigare) SIGARETTE .Qualità Superiore 1° e 2° SIGARI . Qualità Superiore 1°.2°.3°” Accanto ad ogni qualità di Tabacco è scritto il relativo prezzo in moneta francese(franchi) e in moneta (Idem come sopra) Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) ARRUOLAMENTO E TRASPOSTO DEI VOLONTARI. ACCOLLO DI SPESA DA PARTE DEI COMUNI
Siamo nel pieno dello svolgimento della seconda guerra per l’indipendenza italiana:il 4 giugno 1859 c’è “N° 111 Al Sig. Commissario di Guerra Lì 13 Giugno1859 L’arruolamento e il trasporto dei 30 volontari dei quali il Padrone Del Bono reclama il nolo,furono eseguite Squarci” (Copialettere del gonfaloniere di Portoferraio dal dì 22 maggio 1859 al dì 5 dicembre 1860.)
Lo sforzo bellico per sostenere la guerra impegna lo stato toscano dal punto di vista economico. “Governo civile e militare Al Sig Cav. Colonnello Ill.mo Signore Trasmetto a VS Ill.ma Copia di un Decreto con cui il Governo della Toscana dispone che le Comunità Livorno lì 13 Giugno 1859 Ecco il decreto (copia) allegato “ IL GOVERNO DELLA TOSCANA Considerando che nel presente stato di Guerra le Comunità per i frequenti passaggi di Truppe si trovino DECRETA Articolo 1.Le Comunità anticiperanno tutte quelle spese che dovranno farsi ogni qual volta truppe Articolo 2. Per far fronte a tali spese le Comunità potranno contrarre imprestati ,previa l’approvazione, Articolo 3. Il Ministro dell’Interno è incaricato dell’esecuzione del presente Decreto Dato lì 10 giugno 1859 Il Commissario Straordinario Il Ministro dell’Interno Bettino Ricasoli Concorda con l’Originale esistente nell’archivio della Segreteria del Governo della Toscana Il Segretario Generale
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 256.Archivio storico comune Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) INFORMAZIONI E INDAGINI SUI GONFALONIERI DELL’ELBA
Il 12 giugno 1859 il governatore di Livorno scrive a quello dell’Elba perché vuole sapere quali gonfalonieri “Governo civile e militare Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Le variate condizioni dei tempi e più specialmente la imminente attuazione della Riforma Municipale hanno Lì 12 Giugno 1859 Il Governatore (Affari generali del governo dell’ isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 248.Archivio storico comune Nessuna risposta arriva al governatore di Livorno che con lettera del 20 giugno chiede al governatore “Governo civile e militare Al Sig. Cav. Colonnello Governatore dell’Elba Ill.mo Signore Codesto Governo non avendo fin qui data replica alle mie Officiali del 28 maggio p°p° e 17 giugno Il Governatore
(idem come sopra) Ma continuando a non avere alcuna nessun risposta, il governatore di Livorno sollecita ancora in data 20 “Ill.mo Signore (Idem come sopra)
Il governatore di Livorno dopo aver richiesto al governatore dell’Elba le informazioni riguardanti i gonfalonieri dell’Elba e dopo averle anche sollecitate (12 e 20 giugno 1859) , le ottiene . Dapprima con una lettera del 29 giugno con la quale il governatore dell’Elba afferma che il ritardo è dovuto alla”natura delicata delle indagini da praticare” e poi finalmente con lettera a lui inviata dal governo dell’Elba in data 2 luglio 1859. In questa lettera il governatore elbano,Niccolini,risponde finalmente al quesito postogli e cioè valutare quali gonfalonieri elbani “alla capacità di ben amministrare le cose del Comune riuniscano uno spirito di secondare in ogni rapporto le vedute del Governo”. Ebbene, il dr Fabio Squarci per Portoferraio e Giacomo Murzi per Marciana, vanno bene,non altrettanto è il gonfaloniere di Longone e di Rio “…se non possiede il dr Squarci quel rigore e quella energia che nel rappresentante di un libero Comune vorrebbesi oggidì riscontrare ,non cessa però di essere sensibile alle migliori influenze né minimamente io temo che non sia per prestarsi ,e con ogni sua possa,a quell’indirizzo che al Superiore Governo piacerà di dare alle cose Municipali… …la stessa opinione io nutro circa il Gonfaloniere di Marciana ed in questa parte discordando dal pre Informante (il Delegato del Governatore) ho l’onore di remissivamente proporre che sia mantenuto per ora in quella carica.Vuolsi è vero che sia il Murzi da nessun principio veramente regolato edd atto a prestarsi a favorire ogni ( )Governo,mosso probabilmente dall’ambizione che gli rende gradito l’ufficio e gli fa più temere la perdita di quello che del proprio carattere.Ma da cotale ( ) ed appunto per queste ragioni non è temere un avversamento ,anzi Egli si presterà di buon grado alla influenza Governativa , e poiché la costituzione di un Gonfaloniere appartenente a Marciana Alta ,dal Delegato proposta,risveglierebbe le antiche mai sopite gare fra l’alta e la bassa Marciana le quali converrà meglio a tempo opportuno troncare come un nodo gordiano,anziché aumentarne l’immenso sviluppo con minore complicazione ,così io venni nell’opinione che,a mantenere la tranquillità,che fortunatamente regna in quella parte dell’isola al mio governo affidata,meglio convenisse per ora nulla rimuovere …per la Comunità di Rio apprezzando la proposizione del delegato sono del preordinato parere che,dispensato il Gonfaloniere attuale, Avv. Adolfo Angioletti,possa sostituirviglisi Rinaldo Giannelli ….il Gonfaloniere di Longone ha chiesta la sua dimissione e i rilievi ( ) sviluppati dal Preinformato(Il Delegato del Governatore)confortano a proporne la correzione ….in luogo del dimissionario Sacerdote Signorini ,io propongo a V.E. il Maggiore Giuseppe Danesi,Ufficiale in ritiro,uomo onesto e dabbene,perito di amministrazione ,di spirito imparziale ed animato da principi patriottici e da tendenze Napoleoniche avendo servito sotto il primo Impero. Ho l’onore Il Governatore dell’Elba Niccolini” (Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 248.Archivio storico comune Portoferraio) Ricevute queste informazioni , il governatore di Livorno le invia al ministro dell’interno,Ricasoli ,perché erano state richieste proprio da lui. Dopo qualche giorno, 8 luglio,il governatore di Livorno avvisa quello dell’Elba delle decisioni prese dal governo della Toscana: “Governo civile e militare di Livorno Al Sig. Cav Colonnello Governatore dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Con decreto dè 5 stante mese mentre il Governo della Toscana dispensava dall’Ufficio di Gonfaloniere della Comunità di Rio l’Avv.to Adolfo Angioletti nominava in di lui luogo Rinaldo Giannelli. E con altro decreto del giorno stesso accogliendo la domanda di don Guglielmo Signorini il Governo predetto lo ha dispensato dalla carica di Gonfaloniere della Comunità di Longone .nominando a sostituirlo il maggiore Giuseppe Danesi. VS Ill.ma resta invitata a far procedere alle relative partecipazioni e godo rinnovarle i sensi della mia più distinta considerazione. Lì 8 Luglio 1859 Il Governatore
Annibaldi Biscossi”
(Idem come sopra)
Il Governatore dell’Elba non tarda a “procedere alle relative partecipazioni” dal provvedimento governativo ed uno dei neo nominati gonfalonieri ,dopo avere ricevuto le partecipazioni,così ringrazia il governatore dell’Elba : Di VS Ill.ma Marina di Rio lì 14 luglio 1859. Dev.mo Obbl.mo Serv.re Rinaldo Giannelli” (Idem come sopra) Alla fine del 1859 questi sono i gonfalonieri dell’Elba: Marcello Camici ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) VICE CONSOLI DI SUA MAESTA’ IL RE DELLE DUE SICILIE
A Portoferraio e a Longone sono residenti i vice consoli di Sua Meastà il Re delle Sicilie (1). Con lettera riservata di 11 giugno 1859 il Governo di Livorno vuole sapere da quello dell’Elba:
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Filza 3.Doc 101-260.Carta 246.Archivio storico comune di Portoferraio)
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) GIOVANI SPINTI DA AMOR PATRIA
Mi faccio un dovere di rendere intesa Vostra Signorìa ill.ma,che alcuni giovani di questa Città spinti da Amor Dev.mo Obbl.mo Servitore Il 10 giugno 1859 il governatore dell’Elba scrive a quello di Livorno chiedendo di approvare il permesso di Il Governatore” (idem come sopra) Le “rappresentanze”ebbero luogo ed anche successo. “Ill.mo Signore Luigi Hutre” (idem come sopra)
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) VITTORIA DI MAGENTA.SALVE DI CANNONE E ILLUMINAZIONE NOTTURNA DELLA CITTA’ DI PORTOFERRAIO
Il 4 giugno 1859 a Magenta le truppe franco-piemontesi sconfissero quelle austriache. “Al Sig. Governatore militare e civile
Ill.mo Signore Interprete del Pubblico Voto,il Municipio seguendo l’esempio della Capitale e della Città di Portoferraio Lì 7 giugno 1859 Dev.mo Obbl.mo Servitore Sempre nello stesso giorno 7 giugno,il Gonfaloniere Squarci invia altra missiva al governatore per chiedere “Al Sig. Governatore militare e civile Ill.mo Signore Squarci” (Idem come sopra))
Il governatore appena ricevuta la richiesta del gonfaloniere ne fa subito partecipe il governatore militare e “Governo Militare e civile di Al Sig. Cav Colonnello Ill.mo Signore Questo Governo non ha che osservare in contrario alle manifestazioni di gioia che hanno avuto luogo in Il Governatore
(Idem come sopra) Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) GUERRA ALL’AUSTRIA
GUERRA ALL’AUSTRIA La seconda guerra per l’indipendenza d’Italia è in pieno svolgimento e il 30 maggio 1859 all’Elba,dal “Governo civile e militare Al Sig Cav Colonnello A seguito della dichiarazione contenuta nel Monitore de 27 di questo cadente mese il Governo Toscano Livorno 30 Maggio 1859 Il governatore
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860. Doc 101-260.Carta 222.Archivio storico comune di Dopo qualche giorno,il 4 giugno ,c’è la battaglia di Magenta (1) . “Governo Civile e Militare Al Sig. cav. Colonnello
Ritenuto per norma generale che dev’essere possibilmente impedito ai Disertori Austriaci l’ingresso nel Il Governatore Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860. Doc 101-260.Carta 230. Archivio storico comune di
1) Magenta è un comune nel territorio della Lombardia.Qui il 4 giugno 1859 le truppe franco-
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA
Questa la lettera manoscritta: “ Ministero dell’Interno Ill.mo Signore L’ammirazione e la riconoscenza che tutti gl’Italiani sentono per S.M. il Re Vittorio Emanuele , e il desiderio Nella lettera che Bettino Ricasoli scrive a mano al Gonfaloniere di Portoferraio(Squarci) , dopo aver indicato “…Però qualunque valore possano avere gli argomenti che consigliano ad aspettare preme al Governo che i Lì 1 Giugno 1859 Dev. Servitore Ricasoli” (Affari Generali del Governo dell’Elba 1859-1860.Filza 3.Doc 101-260. Carta 260)
(1) Bettino Ricasoli(1809-1880). Uno dei protagonisti della’ rivoluzione toscana’ del 1859 e poi ,
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) COINVOLGIMENTO DEI PARROCI PER INFORMARE LA POPOLAZIONE DOPO LA MESSA PARROCCHIALE
COINVOLGIMENTO DEI PARROCI PER INFORMARE LA POPOLAZIONE DOPO LA MESSA PARROCCHIALE Il governo della Toscana è seriamente preoccupato affinchè i suoi atti governativi vengano portati “Governo civile e militare Al Sig Cav Colonnello Ha usato fin qui il Governo di trasmettere ai Parroci per mezzo delle Superiori Autorità ecclesiastiche alcuni modo di speculare sull’ignoranza delle popolazioni lontane dai centri e però dalla vera cognizione dei fatti e Livorno 30 Maggio 1859 Il Governatore Annibale Bigazzi”
(Affari generali del governo dell ‘Elba 1859-1860. Doc 15-100.Circolari 1-42.Circolare n 21.Archivio storico Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) SPESE PER LA GUERRA D’INDIPENDENZA
Fineschi , governatore militare e civile dell’Elba , il 30 maggio 1859 scrive al gonfaloniere di “Governo civile e militare Al Sig.re Gonfaloniere Ill.mo Signore Per di Lei notizia e regola e perchè si uniformi in ciò che Le spetta a quanto colla medesima di ieri prescritto , = Molte Amministrazioni Comunali dovendo anticipare le spese per i Volontari dello Stato Romano che si Comunicandole quanto sopra passo a confermarmi con distinta considerazione. Portoferraio Lì 30 Maggio 1859 Devot.mo Srvitore Fineschi”
La Tassa prediale , chiamata “tangente”è imposta diretta sugli immobili , censi e livelli stabilita dal governo Il Camarlingo è impiego comunitativo ( comunale) con funzione di cassiere , percettore di tutte le entrate Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) LA BANDIERA ITALIANA NEGLI UFFICI PUBBLICI DELL’ELBA
Dopo che con decreto emanato nel dì 11 maggio 1859 il Governo della Toscana ha ordinato che tanto per Sono norme interessanti da leggere perché molte ancor oggi sono vigenti. “Governo civile e militare Al Sig. Gonfaloniere Ill.mo Signore Con circolare del 28 Aprile decorso venne ordinato che fossero tolti gli stemmi Granducali dalle Fabbriche Lì 29 Maggio 1859 Fineschi” ( Corrispondenza ministeriale del Governatore anni 1856 , 1857 , 1858 , 1859. Anno 1859.Archivio storico Questa corrispondenza tra governatore e gonfaloniere di Portoferraio è molto interessante perché Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) MESSA IN REQUIEM PER I CADUTI DI CURTATONE , MONTANARA E GOITO " MORTI PUGNANDO PER LA CONQUISTA DELL' INDIPENDENZA ITALIANA "
La magistratura comunitativa di Portoferraio il 28 maggio 1859 scrive alla massima autorità dell’Elba , il “A dì 27 maggio 1859 1. Commissione per concordare l’occorrente col Parroco per la solenne messa di requiem per i prodi Letta la Officiale del Governo dell’Elba , ricevuta in questo giorno , con la quale si fa apprendere che il giorno Quindi unendosi ad altri due componenti la Civica Magistratura la invitava a tenere i necessari concerti col
(Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1858 al dì 12 settembre 1859.Carta 197.Archivio storico Il giorno dopo , 28 maggio , il gonfaloniere Squarci invia lettera al governatore dell’Elba : "Al Sig. Cav. Colonnello Lì 28 maggio 1859 Morte di Curtatone.Messa in requiem In coerenza dell'invito contenuto nella officiale di VS Ill.ma pervenuta mai il giorno di ieri , la Magistratura fu (Copia lettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 22 maggio 1859 al dì 5 dicembre 1860. N 96.Archivio Ed ecco i nomi degli invitati a far parte della rappresentanza comunale alla messa in requiem "Ai Signori Agostino Boccini Domenico Mibelli A Portoferraio Morti di Curtatone. Inviti alla Messa di Requiem Resta invitata VS Ill.ma a portarsi la mattina di lunedì 30 del cadente mese di Maggio alle ore dieci precise a Squarci” (idem come sopra. N 97-100)\\
Il Gonfaloniere di Portoferraio Squarci continua la sua opera per organizzare una solenne messa in requiem “Al Sig Maestro Questo Civico Magistrato d’invito Superiore dovendosi trasferire in forma pubblica in questa Chiesa Squarci”
(Copialettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 22 maggio 1859 al dì 5 dicembre 1860. N 102.Archivio La solennità della messa in requiem viene partecipata alla componente civile della società di Portoferraio “Il sottoscritto Gonfaloniere invita i Sig.ri Impiegati Civici qui appresso notati nella mattina del dì 30 Maggio “ “ Biagio Guadagni Maestro Sig. Pasquale Salvatore Maestro
Squarci “
(Idem come sopra. N. 103) Infine il Gonfaloniere si rivolge al governatore della reverenda Misericordia di Portoferraio per avere aiuto “Sig Governatore della Ne dì 30 del cadente mese dovendosi celebrare una Messa di Requiem in questa Chiesa Arcipretale per i Squarci”
(Idem come sopra. N 104)
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PROBLEMI CONNESSI CON L'ARRUOLAMENTO DEI VOLONTARI PER LA GUERRA D'INDIPENDENZA
"Governo Civile e Militare
Al Sig. Cav Colonnello Ill.mo Signore E' nell'interesse superiore dell'ordine , della quiete , della sicurezza pubblica che v'ha ora bisogno di richiamare Lì 27 maggio 1859 Il Governatore (Affari generali del Governo dell’Elba 1859-1860. Doc.101-260. Carta 221.Archivio storico comune Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) BOLLETTINI DI GUERRA NON CORRETTI. PROVVEDIMENTI PER UNA CORRETTA COMUNICAZIONE.
Nonostante lo slancio patriottico di tutta la popolazione a sostegno della guerra dell'indipendenza , "Governo di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore E' informato il Governo che si stampano in codesta città bollettini delle notizie di guerra estratti dal Livorno 24 maggio 1859 Il Governatore Annibaldi Bigazzi " (Affari generali del governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100. Circolari 1- 42.Circolare 19.Archivio storico Per motivi etici , e di ordine pubblico , il problema di una corretta informazione al popolo per quanto sta " ill.mo Signore Ora che si combatte la guerra nazionale , il Governo intende agevolmente con quale ansietà le popolazioni dell'Interno con la Circolare del dì 12 Maggio cadente crede suo dovere di appagarla in quel modo che può Di VS Ill.ma Dal Ministero dell'Interno Li 25 Maggio 1859 Devotissimo Servitore BETTINO RICASOLI " (idem come sopra .Circolare 20.Aechivio storico comune Portoferraio) Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) "IL GIOCO DELLA TOMBOLA PER LA CAUSA NAZIONALE"
Nelle filze d'archivio del copia lettere del Gonfaloniere di Portoferraio si trova manoscritto un documento in Al Sig Governatore Civile e Militare dell'isola dell'Elba a Portoferraio. Domandata l'autorizzazione di fare una tornata tutte le Domeniche a vantaggio della guerra (Copialettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 22 Maggio 1859 al dì 5 Dicembre 1860. A. 1859 . N° 79)
Lo slancio patriottico della commissione presieduta dal gonfaloniere non cessa.
Sig.ri Governatori della Rev.nda Misericordia e della Confraternita del SS Sacramento a Portoferraio Le Accademie di questa Città , che hanno per scòpo della loro Istituzione , l'onesta ( ) del pubblico e dei
(Idem come sopra.N. 80-81)
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) COMMISSIONE PER LE OFFERTE ELARGITE ALLA GUERRA
Il 20 Maggio 1859 il Gonfaloniere di Portoferraio (Fabio Squarci) informa Sua Eccellenza il Ministro dell'Interno a Firenze (Bettino Ricasoli) che il 19 maggio andante è stata istituita a Portoferraio una commissione per la raccolta delle oblazioni per la guerra nazionale . Al tempo stesso viene informato il ministero che il comune di Portoferraio ha stanziato lire mille quale offerta per la guerra dell'indipendenza italiana. "A Sua Eccellenza il Ministro dell'Interno a Firenze A seguito della Circolare di Vostra Eccellenza il 13 del corrente mese di maggio , questo Civico Magistrato nella sua tornata del 19 andante con analoga Deliberazione ha nominato una Commissione diretta a raccogliere le singole offerte per la Guerra dell'Indipendenza Italiana;qual Deputazione io rendevo di pubblica ragione con ( ) avviso che ho l'onore di rimettere qui in copia alla Eccellenza Vostra; e contemporaneamente il Magistrato stesso ha stanziato la somma di lire mille a carico della Cassa Comunale per l'oggetto su indicato. (Copialettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 31 ottobre 1856 al dì 22 maggio 1859.Anno 1859 .Copialetttere n. 76) La commissione istituita dal comune di Portoferraio il 19 maggio 2016 , decide di scegliere alcune signorealle quali il gonfaloniere chiede di volersi adoperare per la guerra dell'indipendenza "sapendo che alla preghiera dettata dal labbro femminile e patriottico niuno potrà negare l'obolo alla Patria" Il 22 Maggio 1859 il gonfaloniere di Portoferraio , presidente della commissione diretta a raccogliere offerte per la guerra dell'indipendenza , scrive alle signore : " Signore Marianna Bigeschi nata Mazzinghi Anna Montelatici nata Senno Marianna Bigeschi nata Puccini Domenica Daddi Nata Gasparini Elvira di Luigi Damiani Eloisa Foresi nata Bracci A Portoferraio Il Sesso cui Ella appartiene si è sempre e dovunque distinto per opere pie. VEDERE Un'opere eguaglia quella che è diretta a sopperire ai bisogni della Comunità quando combatte per raggiungere col mezzo della guerra la propria indipendenza. Mentre il sesso forte animoso combatte sul campo , le gentili Signore , le Donne di ogni condizione , debbono prestarsi a raccogliere denaro , garze file o quant'altro è indispensabile ai bisogni di una guerra. A questo fine la Commissione da me presieduta , l'ha prescelta e la prega a volersi adoperare con zelo e perseveranza a raccogliere oggetti e pecunia , sapendo per (VEDERE )che alla preghiera dettata dal labbro femminile e patriottico niuno potrà negare l'obolo alla Patria che invoca aiuto ad ogni suo figlio in così supremo momento. Abbia in questa mia l'attestato anticipato della riconoscenza della Commissione la quale molto si ripromette dalla di Lei opera e frattanto mi dò il piacere di dichiararmi Di Lei Signora Squarci" (Copialettere del gonfaloniere di Portoferraio dal dì 22 maggio 1859 al dì 5 dicembre 1860 .Anno 1859. Copialettere n da 82 a 87 ) Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) " SUL TEMA DEI RESTAURI DELLE FABBRICHE PARROCCHIALI "
Il 20 maggio 1859 perviene da Firenze al governatore militare e civile dell'Elba una circolare Ill.mo Signore La esperienza del decorso decennio ha dovuto richiamare l'attenzione del Ministero degli Atti Ecclesiastici (Affari generali del governo dell'Elba 1859-1860 . Doc 15-100-Circolari 1-42. Circolare 18.Archivio storico Questa prima parte della circolare ministeriale evidenzia le cose che non vanno sul "tema dei restauri D) i nuovi Parrochi che chiedono restauri delle chiese di cui sono stati investiti , prima che siano sistemati gli
"CHI ASCESE CONTRO SUA VOGLIA A QUESTI ALTI SEGGI AI TEMPI CHE CORRONO FECE ATTO
Questa è la seconda parte della lettera scritta il 20 maggio 1859 al governatore militare e civile dell'Elba
Dal Ministero di Giustizia e Grazia Devotiss. Servitore ENRICO POGGI" (Affari generali del Governo dell 'Elba 1859-1860 .Doc 15-100.Circolari 1-42.Circoalre 15.Archivio storico Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) ORDINI DEL GOVERNATORE DELL'ELBA AL COMUNE DI PORTOFERRAIO
Il 20 maggio 1859 , giorno immediatamente successivo a quello in cui il comune di Portoferraio ha "Governo Al Sig.re Gonfaloniere Ill.mo Signore Avendo il Superior Governo della Toscana con Decreto de' 13 stante pubblicato nel Monitore Toscano del 17 Devot.mo Servitore Fineschi" (Corrispondenza ministeriale del Governatore anni 1856 , 1857 , 1858 , 1859. Anno 1859.Archivio storico Questa è la seconda parte della lettera scritta il 20 maggio 1859 al governatore militare e civile dell'Elba "Ogni opinione è rispettata,ogni modo d'intendere e d'apprezzare l'andamento delle cose pubbliche è Dal Ministero di Giustizia e Grazia Devotiss. Servitore ENRICO POGGI" (Affari generali del Governo dell 'Elba 1859-1860 .Doc 15-100.Circolari 1-42.Circoalre 15.Archivio storico
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PORTOFERRAIO: IL COMUNE DELIBERA PER LA GUERRA NAZIONALE
Il 19 maggio 1859 gli amministratori del comune di Portoferraio sono adunati . "Adunati i Sigg. Gonfaloniere e Priori rappresentanti la Civica Magistratura di Portoferraio in pieno numero 1. ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PER RACCOLTA OBLAZIONI PER LA GUERRA NAZIONALE
"1. Il Municipio di Portoferraio Dott Fabio Squarci Gonfaloniere
2.OFFERTA IN DENARO PER LA GUERRA D'INDIPENDENZA "2. Offerta della Comunità di lire mille per concorrere alle spese della Guerra di Indipendenza
5.RIMBORSO SPESE AD UN VOLONTARIO PARTITO PER LA GUERRA D'INDIPENDENZA "5. Annuenza alla domanda di Grandolfi per il pagamento anticipato della prestazione per il posto Miliani A dì 19 maggio 1859 "
(Protocollo deliberazioni dal 28agosto 1858 al 2 settembre 1859.Carta 185 , 186 , 187 , 188.Archivio storico Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) LA CONCORDIA "CHE UNISCE IN UN SOLO VOLERE I PENSIERI E GLI ATTI DI QUANTI AMANO SINCERAMENTE LA PATRIA" (Bettino Ricasoli)
Il 18 maggio 1859 Bettino Ricasoli , ministro dell'Interno del Governo provvisorio Toscano , scrive al governo "Ill.mo Signore Fra le ragion di ben operare , una , anzi principale , è quella della concordia che unisce in un solo volere i Di VS Illustrissima Devotis. Obbligatis. Servo B. RICASOLI" (Affari generali del governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari 1-42. Circolare 16.Archivio storico Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PUBBLICO INSEGNAMENTO: "MEZZO POTENTE A FECONDARE IL POLITICO RISORGIMENTO"(COSIMO RIDOLFI)
Il 17 maggio 1859 arriva alla più alta carica pubblica dell'Elba , il governatore militare e civile , una lettera di "Illustrissimo Signore Il Ministero della Pubblica Istruzione , che mi è stato affidato , riuscirebbe per me un incarico troppo gravoso e tutte le sollecitudini per provvedere al pubblico insegnamento rimarrebbero senza frutto , se io non fossi
Dal Ministero dell'Istruzione Pubblica Devotissimo Servitore COSIMO RIDOLFI" (1)
(Affari generali del Governo dell'Elba 1659-1860- Doc . 15-100-Circolari 1-42.Circolare n. 17.Archivio (1) Cosimo Ridolfi (1794-1865) agronomo e politico prima nel granducato di Toscana e poi nel regno d'Italia.Come agronomo studiò e lavorò per ammodernare l'agricoltura in Toscana creando anche
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) RIMBORSO E ANTICIPAZIONE SPESE AI VOLONTARI DELLO STATO ROMANO
Siamo in pieno svolgimento della seconda guerra per l'indipendenza d'Italia e Portoferraio nella persona "Governo civile e militare Al Sig. Gonfaloniere Ill.mo Signore Il Governo della Toscana ha riconosciuto nel Sig. Marchese E.A. Gualtiero la qualità di Intendente Generale Di VS. Ill.ma Portoferraio 17 maggio 1859 Fineschi " (1)
(Corrispondenza ministeriale del governatore 1856-1859.Anno 1859.Archivio storico comune di Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) RIFORMA DELLE RAPPRESENTANZE MUNICIPALI : "PIETRA ANGOLARE DELL'EDIFIZIO AMMINISTRATIVO" (BETTINO RICASOLI).
Il 12 maggio 1859 all'indomani della sua nomina a ministro dell'interno nel Governo Provvisorio "Al Cav Commendatore Presidente del Consiglio di Stato Illustrissimo Signor Presidente Ora che il Consiglio di Stato per il decreto del dì 15 corrente è posto in condizione di rendere quei servigi che Di V.S. Illustrissima Dal Ministero dell'Interno , lì 17 Maggio 1859 Devotissimo Servitore BETTINO RICASOLI"
(Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860. Doc 15-100.Circolari da 1 a 42. Circolare 14.Archivio Tutto ciò sfocierà dopo qualche mese , nel settembre , nella legge del 4 settembre 1859 in cui il Governo " IL GOVERNO DELLA TOSCANA Su parere della Consulta di Governo; DECRETA Art 1. Le Rappresentanze comunali di che nell'Art 1° del Regolamento del 28 settembre 1855 sono formate Dato in Firenze lì quattro settembre milleotocentocinquantanove Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell'Interno B. RICASOLI Il Ministro della Pubblica Istruzione Visto:Per l'apposizione del sigillo (Primo articolo dei sedici che costituiscono la legge 4 settembre 1859)
Una legge che ha importanza davvero molto rilevante in quanto introduce il principio elettivo . Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PROSPETTO DEGLI EMIGRATI CHE SONO ARRIVATI DOPO L'AMNISTIA
Il 2 maggio del 1859 un decreto di amnistia per reati politici è stato emanato dal Governo Provvisorio "Governo n° 803 Al Sig Governatore Ill.mo Signore E' a notizia del Ministero dell'Interno che di recente abbia fatto ritorno in Toscana un gran numero di Dev.mo Servitore A Bargagli" (Affari generali del governo dell'Elba 1859-1860. doc 101-260.Carta 194.Archivio storico comune
Il giorno dopo , in data 16 maggio,il governatore dell'Elba incarica il giusdicente locale di indagare . "Al Sig Tenente Colonnello Nessun individuo rilevante da questa Giurisdizione Governativa è stato colpito da condanne .misure (idem come sopra) Ricevute tali informazioni il governatore dell'Elba rassicura con poche righe quello di Livorno: "Sig. Governatore Lì 19 maggio 1859 Tra la popolazione dell'Elba nessun individuo ha mai emigrato per causa politica; quindi non è avvenuto (Idem come sopra)
I documenti relativi a questo scambio epistolare tra i governatori di Livorno e dell'Elba sono interessanti
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) IMPEDIRE QUALUNQUE ESORBITANZA DA PARTE DELLA STAMPA .
Il 13 maggio 1859 dal Governatore di Livorno arriva lettera a quello di Portoferraio perché uniformi il suo "Governo di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Onde VS Ill.ma possa conformarsi per quel che riguarda codesto Circondario Governativo alle recenti "Nell'interesse del mantenimento dell'ordine pubblico importa impedire qualunque esorbitanza per parte (Affari Generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42. Circolare n. 12.Archivio Ancora in data 13 maggio 1859 arriva al governatore dell'Elba dal governatore di Livorno lettera "Illustrissimo Signore Il nobile slancio dè Toscani a concorrere nella impresa della Indipendenza va sempre più masnifestandosi , edè consolabile come si stabiliscono dovunque Commissioni all'oggetto di raccogliere le generose offerte per ls spese della Guerra , specialmente per i Giovani valorosi che accorrono sotto la bandiera nazionale. Devotissimo Servitore E. Magherini Visto B. Ricasoli " (Affari Generali del Governo dell'Elba 1859-1860. doc 101-260.Carta 193.Archivio storico comune Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) LA NUOVA BANDIERA DEL GRANDUCATO DI TOSCANA
Il 12 maggio 1859 su carta intestata del governo di Livorno il primo consigliere priore Carega così scrive al "Sig. Cav. Governatore Illustrissmo Signore Il Governo della Toscana con suo Decreto emanato nel dì 11 Maggio stante ha ordinato che tanto per Devotissimo Servitore Cav. Priore Alessandro Carega (Affari Generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Filza 3.Doc 101-260. Carta 190.Archivio storico comune "Sig. Cav. Colonnello Portoferraio Con Circolare del 28 Aprile decorso venne ordinato che fossero tolti gli stemmi Granducali dalle Fabbriche Livorno 21 Maggio 1859 Il Governatore di Livorno Annibale Bargagli " (Idem come sopra)
Questo avvenne: la nuova bandiera iniziò a sventolare nelle Fabbriche di Stato dell'Elba. Bandiera ai seguenti Uffizi 2. Alle amministrazioni civili (idem come sopra)
Il 24 maggio 1859 dall'ufficio di sanità (porto )di Portoferraio: "Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Nel riscontrare a VS Ill.ma della pregiata di Lei Officiale di ieri , riguardante la nuova Bandiera Toscana , il di cui contenuto mi sono fatto dovere partecipare ai Deputati Sanitari di quest'isola , passo confermarmi col più distinto ossequio. G. Sperandio" (Idem come sopra)
Il 31 maggio 1859 il governatore dell'Elba così scrive all'amministrazione delle Regie Rendite di "Governo militare e civile dell'Elba Al Sig. Ministro Principale Ill.mo Signore Dopo il decreto che ordinava la remozione degli stemmi Granducali , il Ministero dell'Interno ha stabilito che d'ora innanzi tutte le Fabbriche nelle quali ha sede una Amministrazione Pubblica in luogo della Bandiera debbano avere sulla porta principale d'ingresso la iscrizione della denominazione dell'Uffizio. Lì 31 Maggio 1859 Dev.mo Servidore" (Idem come sopra) Il 1 giugno 1859 l'amministrazione postale di Portoferraio così scrive al governatore: "Sig. Cav. Colonnello Governatore Ill.mo Signore Nell'accusare a VS Ill.ma il pregiato di Lei Officio del 31 Maggio perduto debbo assicurarla che non Dev.mo Obbl.mo Serv.re Bartolini" (idem come sopra) "Al Governo Civile e Militare dell'isola dell'Elba Lì 18 Giugno 1859 Quest'Uffizio scrivente , non avendo facoltà di ( ) la domanda per fornire una bandiera a richiesta dell' avv. Il Commissario G. Gonella " I documenti sopra riportati sono importanti perché fissano con precisione la data in cui il tricolore ha (1) In pg 9 di "Pagine ignorate di storia dell'Elba. Isola nota in tutto il mondo perché Napoleone ne
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) LETTERA DI BETTINO RICASOLI AL PREFETTO : "LA INDIPENDENZA E'
Il 12 maggio 1859 una lettera scritta da Bettino Ricasoli (1) arriva al prefetto. In essa il neo ministro dell'interno del Governo Provvisorio Toscano enuncia i principali punti della sua fede La lettera , in carta stampata , ritrovata nella filza degli affari generali del governatore dell'isola d'Elba 1859- Per la sua lunghezza è divisa in due parti. "Circolare N° 11 Illustrissimo Signore Chiamato dalla fiducia onorevolissima di S.E. il Commissario (2) di S. M. il Re Vittorio Emanuele a reggere il Ministero dell'Interno nel Governo della Toscana , credo mio debito di rendere note le principali norme Dal Ministero dell'Interno Lì 12 Maggio 1859 Il Ministro dell'Interno BETTINO RICASOLI"
Questa lettera ,di cui sotto si riporta integralmente la seconda ed ultima parte ,è stata scritta il 12 maggio
"Il cessato regime granducale non era un governo,perché non secondava le forze morali del Paese,perché Chiunque non sa immolare i suoi privati interessi non sa essere italiano. La seconda cosa necessarissima è l'ingerenza degl'Impiegati. Io la prego Sig. Prefetto a considerarle attentamente per conformarsi ad Esse e trasmetterle e commentarle ai suoi dipendenti. Mi confido di trovare in Lei e in loro pieno consenso e così la certezza Dal Ministero dell'Interno Il Ministro dell'Interno BETTINO RICASOLI " Quando Ricasoli scrive questa lettera ha cinquanta anni.
(Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n 11.Archivio (1) Bettino Ricasoli(1809-1880). All'interno del Governo Provvisorio Toscano Ricasoli con Salvagnoli rappresenta la corrente che tende alla (2) Carlo Boncompagni è stato nominato dal re Vittorio Emanuele II commissario straordinario della
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) PRECISAZIONI SULL'ARRUOLAMENTO DEI VOLONTARI
PRECISAZIONI SULL'ARRUOLAMENTO DEI VOLONTARI Il 7 maggio 1859 il primo consigliere Carega così scrive dal governo di Livorno a quello di Portoferraio "Governo di Livorno N.749 Al Sig. Cav. Governatore Ill.mo Signore E'notizia del Superiore Governo Provvisorio che il Piemontese Colonnello Gigli si adopera e rendere volontari nella Città di Chiusi per inviarli nello Stato Sardo. Livorno 7 Maggio 1859 Devotissmo Carega
(Affari Generali del Governo dell'Elba 1859-1860. Doc 101-260. Carta 182.Archivio storico comune Al Sig.re Gonfaloniere Ill.mo Signore Essendo noto al Superiore Governo esservi nel Paese persone non Toscane che arruolano Volontari Romagnoli e Toscani , VS Ill.ma è invitata ad informarsi alle seguenti norme dettate in proposito dal prelodato Superior Governo con Dispaccio del scorso. Di VS Ill.ma Dev.mo Servitore Fineschi" (Corrispondenza ministeriale del governatore 1856-1859.Carta ) Queste norme e precisazioni indicano un timore esistente nel governo provvisorio toscano: la possibilità Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) CAMBIO DEL GOVERNATORE DELL'ELBA
"Al Sig. Colonnello Ill.mo Signore Il Governo Provvisorio chiamando VS Ill.ma a Firenze è stato determinato dal bisogno che non può a meno di verificarsi nelle attuali circostanze di avere nella Capitale uno sperimentato Uffiziale Superiore , il quale sia ad immediata disposizione del General Comando nel caso che il Generale in capo Ulloa debba recarsi altrove.
Firenze 6 maggio 1859 Ubaldino " (Affarri generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Filza 3. Doc 101-260.Carta 173.Archivio storico comune La lettera inviata dal Superiore Governo a quello lcale dell'Elba , giustifica il motivo della scelta da parte del "Comando Generale Al Governo dell'Elba Firenze Lì 6 maggio 1859 Il Governo Provvisorio Toscano , considerando che le circostanze attuali esigono nel caso di assenza del Il Segretario
DECRETO ---Il Governo Provvisorio Toscano--- Considerando che le circostanze attuali esigono nel caso di assenza del Generale in Capo da Firenze che un Uffiziale Superiore sia ad immediata disposizione del General Comando Decreta Il Colonnello Lorenzo Fineschi è richiamato a Firenze ed è messo a disposizione del Comando Generale Firenze sei Maggio Milleottocentocinquantanove Concorda con l'originale ed in fede" (Idem come sopra.Carta 172"Governo Provvisorio Toscano.Proclami ed altre carte relative". Archivio storico A succedere al governo dell'Elba al colonnello Fineschi , viene nominato Giuseppe Niccolini "Comando Generale Al Governo Civile e Militare dell'Elba Il Governo Provvisorio Toscano ha nel 6 maggio stante decretato quanto appresso. Il Segretraio Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) DISPOSIZIONI IN MATERIA DI STAMPA. TRASMISSIONE DELLA DELIBERA DI ADESIONE DEL COMUNE DI PORTOFERRAIO AL GOVERNO PROVVISORIO TOSCANO.
"Circolare n.° 8 Governo di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Ill.mo Signore Il Governo Provvisorio Toscano col suo Decreto del 29 Aprile decorso ha tenute ferme e in pieno vigore le Di Vs ill.ma Lì 4 Maggio 1859 Dev.mo Servitore A. Bargagli" (Affari Generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100. Circolari da 1 a 42. Circolare n 8. Annibale Bargagli è il governatore militare e civile di Livorno. Sempre nello stesso giorno , 4 maggio 1859 , il Gonfaloniere di Portoferraio , Fabio Squarci , trasmette in via deliberazione del comune di Portoferraio , avvenuta il giorno prima , "colla quale a nome di questo popolo ha "N° 69 Ai Signori componenti il Governo Provvisorio di Toscana a Firenze Lì 4 Maggio 1859 Adesione al Governo Provvisorio Mi reco a dovere di trasmettere in Copia autentica alle SS.LL. Ill.me la unanime Deliberazione di questa Squarci" (Copialettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 31 Ottobre 1856 al dì 22 maggio 1859.Anno La trasmissione in copia autentica dell'adesione del comune di Portoferraio al Governo Provvisorio è atto Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) COMUNE DI PORTOFERRAIO: "ATTO ADESIVO A QUANTO OPERATO DAL MUNICIPIO DI FIRENZE" Il 3 maggio 1859 è data storica per il comune di Portoferraio in quanto si riuniscono in adunanza i suoi Avvengono poi adempimenti relativi al "Richiamo di Volontari per la Indipendenza Italiana". "A dì 3 maggio 1859
Adunati per urgenza i Sig. Gonfaloniere , Priori e Consiglieri componenti il Pubblico e General Consiglio dellacomunità di Portoferraio per trattare…" segue una lista di 16 nomi con al primo posto il Gonfaloniere che è il dr. Fabio Squarci , poi 5 priori e 6 Consiglieri. Mancanti 4 consiglieri.
Adesione al Movimento Nazionale avvenuto in Firenze nel dì 27 Aprile 1859 ed al Governo Provvisorio 1. Il Gonfaloniere ha comunicato i proclami del Municipio Fiorentino e del Governo Provvisorio di 2. Autorizzazione al Gonfaloniere di spendere quanto occorre nelle attuali circostanze. 3. Opinione esternata dal Municipio che nella mancanza di forza armata in questa piazza venghino ( ) Il Gonfaloniere Il Cancelliere F. Squarci (firma illeggibile) "
(Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1858 al dì 2 settembre 1859.Carta 183.Archivio storico Il documento sopra riportato , scritto verosimilmente dal cancelliere comunitativo , è di notevole rilevanza Sempre in data 3 maggio 1859 il Gonfaloniere di Portoferraio invia lettera ai gonfalonieri di Marciana , Rio e "3 Maggio 1859 Ai Signori Gonfalonieri di Marciana , Longone e Rio Richiamo di Volontari per la Indipendenza Italiana. Arruolamento di Volontari. Il Governo Provvisorio Toscano con suo Decreto del 28 Aprile decorso avendo autorizzato un arruolamento di Volontari che si riceve nei Comandi Militari di qui Città , quelli dell'isola d'Elba si eseguiscono presso questo Comando di Piazza.
(Copia lettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 31 ottobre 1856 al dì 22 maggio 1859.Anno 1859.Dal All'Elba dunque chi vuole arruolarsi come volontario per la guerra di indipendenza d'Italia deve recarsi al Il giorno successivo , 4 maggio 1859 , esce un proclama in stampa del governo locale dell'Elba:
IL GOVERNATORE DELL'ISOLA D'ELBA Il numero dei Volontari che si sono presentati alle Bandiere e che continuano senza tregua ad affluirvi è tale Lì 4 maggio 1859 FINESCHI Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) AMNISTIA PER REATI POLITICI. ATTENZIONE ALL'ARRIVO
"Circolare n°7 Ill.mo Signore , umana , se non è offuscata da tristi passioni. Della S.V. Ill.ma Devotiss. Servitore Celestino Bianchi Visto: U. Peruzzi "
(Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Filza 2. Doc 15-100."Circolari da 1 a 42".Archivio storico Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) DIRETTIVE PER IL CLERO : INSERIMENTO NELLA MESSA DELLA COLLETTA PRO TEMPORE BELLI.
Il 3 maggio del 1859 il Governo Provvisorio Toscano scrive lettera ai parroci di tutto il granducato. "Circolare n° 6 Illustrissimo e Reverendissimo Nell'atto che il Governo Provvisorio della Toscana affretta e moltiplica i preparativi e nulla trascura di quanto possa contribuire al successo della guerra che si combatte per'Indipendenza dell'Italia , egli non potrebbe contare sul presidio delle forze terrene , se non dovesse anche confidare dell'assistenza divina. Della S.V. Illustrissima e Reverendissima Firenze 3 Maggio 1859 Devotiss. Serv.re Celestino Bianchi (Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100."Circolari da 1 a 42".Archivio storico comune Portoferraio)
Celestino Bianchi è segretario generale del Governo Provvisorio Toscano e U. Peruzzi è uno dei tre componenti il direttorio di questo nuovo governo. Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA
Il Governo Provvisorio della Toscana non solo decreta per disciplinare l'arruolamento di volontari ma anche " Circolare n° 5 Illustrissimo Signore
Invitandola a volersi informare a questa disposizione , ho il piacere di dichiararmi. Dalla Residenza del Governo Provvisorio Lì 2 Maggio 1859 Il Segretario Generale C. Bianchi Visto U. Peruzzi " (Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860. Filza 2.Doc 15-100. Circolari da 1 a 42.Archivio Ubaldino Peruzzi è uno del triumvirato , del direttorio che insieme a Vincenzo Malenchini e Il documento è importante ed interessante poiché evidenzia come il Governo Provvisorio Toscano Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) INSEDIAMENTO DEL NUOVO GOVERNATORE DELL'ELBA: SITUAZIONE
Il nuovo governatore civile e militare dell'Elba , Lorenzo Fineschi , che con decreto del 29 aprile 1859 il "Al Governo Provvisorio di 1° Maggio 1859 Sono giunto ieri 30 Aprile in Portoferraio col mezzo del Vapore il Giglio. Fineschi" (Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 101-260. Carta 174.Archivio storico comune "A Sua Eccellenza il Sig. Generale Ulloa Comandante in Capo dell'Esercito Toscano Prevengo l'E.V. di aver assunto questa mattina il Comando del Governo Civile e Militare dell'Isola d'Elba. Il Governatore Fineschi" Il governo provvisorio toscano si prepara alla guerra contro l'Austria a fianco degli eserciti alleati di re Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) RICHIAMO DI VOLONTARI ELBANI PER LA INDIPENDENZA ITALIANA E RIMOZIONE DELLE ARMI DAGLI UFFICI PUBBLICI
Lì 30 aprile 1859 Le rimetto accompagnato dalla presente il Proclama da me affisso in conformità del Decreto del Governo Squarci " (Copialettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 31 ottobre 1856 al dì 22 maggio 1859.Anno 1859 dal Nella stessa giornata , 30 aprile , il governatore dell'Elba scrive a quello di Livorno dal quale aveva ricevuto "Al Cav. Comandante Governatore di Livorno Eccellenza I proclami che V.E. mi ha rimessi colla sua minuta officiale dè 28 Aprile sono mostrati subito nei soliti modi , pubblicati e affissi nei vari paesi di questa isola e mi riesce ( )assicurare che finora l'ordine pubblico non è stato minimamente alterato. (Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Carta 172.Archivio storico comune Portoferraio) Il Governatore dell'Elba ha infatti così ordinato ai gonfalonieri e ai comandanti militari dei circondari di "Ai Gonfalonieri di 30 Aprile 1859 Ill.mo Sig. Dal Governo Provvisorio della Toscana essendo stato ordinato la rimozione delle armi da tutti gli Uffici con (Idem come sopra) E le armi sono immediatamente rimosse dagli uffici pubblici dell'Elba. "Al Cav. Comandante Governatore 30 aprile 1859 Eccellenza Mi è pervenuta stamane la Officiale di VE per ( )e già le armi granducali erano state remosse dagli Uffizi di questa Città e subito sono stati circolati gli ordini ( ) di altri Presidi dell'Isola , nel modo ordinato col Dispaccio del Governo Provvisorio , che VE mi ha partecipato" (idem come sopra) Quanto sta accadendo all'Elba indica che le più alte autorità di governo e amministrative , governatore e Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) INDIPENDENZA DELL'ITALIA NOSTRA PATRIA
Nel 1859 in Toscana è presente il granducato retto dalla dinastia Asburgo Lorena , dominante dal 1737.
Perciò Toscani uniamoci e preghiamo l'Altissimo che ci dette per Patria la più bella terra del mondo , la terra di ogni arte , di ogni scienza , di ogni civiltà , affinchè benedica le nostre armi nella Guerra Santa per noi Italiana , nella guerra per il riacquisto di quella libertà che Dio dette ad ogni uomo e di quella Indipendenza a cui ha diritto ogni Nazione.
1) Guerra di Crimea(1853-1856). 2) Battaglia di Novara.23 marzo 1849. Prima guerra d'indipendenza italian Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) 27 APRILE 1859 NASCITA DEL GOVERNO PROVVISORIO TOSCANO
Dopo il proclama dei "soldati toscani" dell'esercito granducale del 23 aprile 1859 , il giorno dopo , il 24 aprile , alcuni reparti schierati fingono di non udire il comando di presentare le armi al granduca che a Firenze si reca al duomo per la celebrazione liturgica. "Sig. Cav. Colonnello Governatore dell'Elba Portoferraio Ill.mo Signore Dagli acclusi due proclami pubblicati ieri in Firenze vedrà VS Ill.ma come in forza degli avvenimenti politici colà verificatisi si trovi al Supremo Potere un Governo Provvisorio per la Toscana e vedrà altresì dal proclama oggi pubblicato in questa Città come sia stato riconosciuto il Governo Locale , nel di cui compartimento è compresa anche codesta Isola. Invitando pertanto la SV Ill.ma a far dare immediata pubblicità nei consueti modi ai Proclami predetti , non manco di raccomandarLe di vegliare con tutto l'impegno a che l'ordine pubblico non resti minimamente alterato. Si compiaccia intanto di accusarmi il ricevimento della presente ed ho l'onore di confermarmi con ossequio distinto. Di VS Ill.ma Livorno 28 aprile 1859 Dev.mo Servitore Bargagli" (Affari generali del governo dell'Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 172.Archivio storico comune Portoferraio) Il governatore di Livorno invita quello di Portoferraio "a far dare immediata pubblicità nei consueti modi " a questo proclama da lui allegato alla lettera , proclama pubblicato ieri , 27 aprile 1859 , in Firenze , invitandolo a"vegliare con tutto l'impegno a che l'ordine pubblico non resti minimamente alterato" . Questo è il proclama che il governatore dell'Elba rende noto alle autorità dell'isola e alla popolazione : "Illustrissimo Il Governo Provvisorio , che la necessità delle cose condusse a reggere la Toscana , ha già fatto quanto era in lui per tutelare l'ordine pubblico; ed è lecito di riconoscere che la civiltà del popolo Toscano ed i generosi spiriti onde tutti siano animati per la guerra d'Indipendenza , gli hanno reso facile a conseguire con la sola persuasione ciò che spesso neppure la forza basta ad ottenere. (Idem come sopra) (Affari generali del Governo dell'Elba1859-1860.Doc 15-100.Circolari 1-42.Archivio storico comune di Portoferraio ) Peruzzi , Malenchini , Danzini costituiscono il 'triumvirato' che è a capo del Governo Provvisorio Toscano. Carlo Boncompagni è "colui che S.M. RE VITTORIO EMANUELE manderà tra breve a costituirvi un'ordinamento per cui la Toscana si mostri com'è …." Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA E A PORTOFERRAIO (1859-1860) MANTENERE L'ORDINE PUBBLICO
Il 29 aprile 1859 il Governatore militare e civile di Livorno scrive a quello di Portoferraio:
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) PENSIONE GRANDUCALE: NECESSARIE INFORMAZIONI PER OTTENERLA
PENSIONE GRANDUCALE: NECESSARIE INFORMAZIONI PER OTTENERLA Nel 1816 Filippo Giusti da Capoliveri supplica che gli sia mantenuta la pensione mensile ottenuta sotto il "MEMORIA INFORMATIVA PER S.E. IL SIG. GOVERNATORE GENERALE DELL'ISOLA D'ELBA In esecuzione degli ordini partecipatemi con la venerat.ma di VS Eccellenza del dì 19 Aprile decorso , ho Ed ho l'onore di risegnarmi al più profondo rispetto. Dal Tribunale di Longone Um.mo Dev.mo Serv.re Pietro Calamandrei Potestà" (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816.Filza 1.Carta 98.Archivio storico comune Ottenute le necessarie informazioni la massima autorità governativa militare e civile , cioè il Governatore Ecco un esempio. "A.I. e R. Tommaso Cacioli di Portoferraio domanda con le annesse preci una Pensione mensuale in vista del servizio da Esso prestato nella Guardia urbana di questa Città per 25 anni nell'epoche le più disgraziate per questa Città e segnatamente durante l'assedio del 1801. Um.mo Dev.mo Serv.re Strasoldo" (Affari generali del Governo dell'isola d' Elba anno 1816. Filza 5.Carta 249.Archivio storico comune Avute le necessarie informazioni relative ad una supplica di un suddito per ottenere la "pensione mensuale" il governo granducale procede a concederla. La modalità di assegnazione accade con "sovrana determinazione" tramite "benigno rescritto" di Sua Altezza Imperiale e Reale. E' quanto si apprende per l'assegnazione della pensione supplicata da alcuni militari in stanza a Portoferraio. Così scrive Strasoldo , governatore militare e civile dell'Elba , al comandante militare delle truppe granducali in Portoferraio: "Sig.Maggior Fabbroni Comandante Militare S.A.I. e R. (Sua Altezza Imperiale e Reale) con benigno rescritto dè 10 febbraio caduto si è degnata (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816. Filza 1.Carta 3.Archivio storico comune Accompagna la lettera il "benigno rescritto" a firma L. Spadini dove sono indicati i nomi cui S.A.I. e R. si è "Ill.mo Sig.re Sig.re Pron. Colend.mo Sua Altezza Imperiale e Reale con Rescritto dè 10 febbraio caduto si è degnata di accordare ai sotto notati Di Vs Ill.ma Firenze dall'Imp. e Reale Seg.ria di Guerra Dev.mo Obbl.mo Serv.re (idem come sopra) Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) INdivIDUI DA ARRESTARE E SOGGETTI INDESIDERATI
INdivIDUI DA ARRESTARE. MANDATO DI CATTURA "Riservata Ill.mo Sig.Sig. Pron.Colend.mo In seguito dei concerti che hanno avuto luogo tra le Corti d'Austria , di Russia , della Gran Bretagna e di Lì 21 novembre 1815 Nomi" (Affari generali del commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1° settembre 18i5 al 16 marzo 1816 .Filza Allegato alla lettera di cui sopra è l'"ESTRATTO dell'Ordinanza del Re di Francia"in cui sono indicati nomi e "ESTRATTO DELL'ORDINANZA DEL RE DI FRANCIA"
(idem come sopra) Segue la prima lista in cui si trovano nomi di generali noti alla storia hanno combattuto a fianco di "Art. 2 Gli Individui di cui seguono i nomi (sono ventotto nomi che compongono la seconda lista ) esciranno (Idem come sopra) Il commissario straordinario Fantoni ricevute le istruzioni di cui sopra scrive all'intendente dell'isola Dopo la caduta di Napoleone ad un soggetto compromesso con l'imperatore è negato il soggiorno all'Elba. "Ill.mo Sig.Sig. Pron. Col.mo Su segnale del Biglietto dell'I. e R. Segreteria di Stato in data de 25 cadente sono autorizzato a far intendere Um.mo Obbl.mo Serv.re Ant. Puccini"
(Affari generali del commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza Il Fantoni con lettera del 29 ottobre 1815 scrive all'Intendente Balbiani dettandogli i precisi ordini (1) Autore di "Souvenirs et anedoctes de l 'Ile d'Elbe ". Pelissier editore.Parigi 1897 Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) VINCENZO FORESI E CRISTINO LAPI
Foresi (1) , macellaio , benestante , ha aiutato Napoleone a fuggire dall'Elba prestando denaro e mezzi.
"Ill.mo Sig Sig Pron. Colen.mo Sua Altezza Imperiale e Reale cui è stato reso conto del resultato delle investigazioni fatte per rintracciare I Di VS Ill.ma GB Nomi Visto N. Corsini"
(Affari generali del Commissario Straordinario dell'isola d'Elba dal 1°settemebre 1815 al 16 marzo Il "visto " di Neri Corsini certifica l'importanza della vicenda: Neri Corsini è ministro dell'interno. Ricevuto tale ordine , il Fantoni si affretta ad avvisare gli interessati che devono presentarsi a Firenze per Mi chiamo notificato dalla presente (Idem come sopra) La restaurazione all'Elba fu eseguita con clemenza , senza particolari "persecuzioni" nei confronti di coloro
(1 )Vincenzo Mellini (2) Giovanni Livi Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) 1816: L'ISOLA D'ELBA E' SPROVVISTA DI GENERI ALIMENTARI DI PRIMA NECESSITA'
Il carteggio di cui si va a trattare rivela come agli inizi del 1816 , dopo il governo di Napoleone Bonaparte , la dosi all'imperiale e regia segreteria di guerra in LETTERA DELL'AUDITOR VICARIO AL GOVERNATORE DELL'ELBA "Eccellenza Credo mio dovere il far presente a V.E. che la modica quantità di sussistenza ed in specie di generi (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816.Filza 1.Carta 12.ASCP) L'Auditor Vicario continua affermando che la penuria di generi alimentari presenti sull'isola è da imputarsi Non perde tempo il Governatore , Strasoldo , ad attivarsi. LETTERA DEL GOVERNATORE STRASOLDO ALL'IMPERIALE E REGIA SEGRETERIA DI STATO Dopo aver ricordato che il commissariato di guerra dell'Elba ha inviato nota per il mantenimento (idem come sopra)
PROVVEDIMENTO DEL REGIO GOVERNO CONTRO LA PENURIA DI GENERI ALIMENTARI DI PRIMA "Ill.mo Sig Sig.Pron.Colend.mo Riscontrando il pregiato di Lei Dispaccio dei 23 stante mi faccio sollecito a prevenire a VS IL.ma che l'I. e R. Dall'I. e R. Dipartimento degli Affari Esteri Lì 28 marzo 1816 Dev.mo Obbl.mo Servitore" (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba.Filza 1. Carta 12.ASCP) La risposta da parte del governo centrale è pronta e risolutoria : si ordina che "potrà erogarsi per i bisogni Questa vicenda dell'isola d'Elba che è priva di generi alimentari di prima necessità mette in evidenza Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) PROSPETTO DELLA QUANTITA' E IMPORTARE DEI GENERI NECESSARI PER ASSICURARE UN APPROVVIGIONAMENTO DI TRE MESI NELLE PIAZZE DI PORTOFERRAIO E LUNGONE PER UNA FORZA DI 1750 UOMINI DI TRUPPA
Il carteggio di cui si va a parlare ha come protagonisti Spadini(segreteria di guerra in "Ill.mo Sig. Sig.re Pron.Colen.mo Preme all'Imperiale e R. Governo che sia sollecitamente stabilita la fornitura di pane per le Truppe stanziate nell'Isola dell'Elba , e che sia nel tempo stesso assicurato un approvvigionamento di viveri per le piazze di Portoferraio e Lungone corrispondente al mantenimento per tre mesi delle rispettive guarnigioni , con l'aumento dei Cannonieri Guardacoste , che potrebbero in caso di bisogno essere richiamati , VS Ill.ma procederà immediatamente a riunire le offerte di quelli tra codesti Negozianti che fossero nel caso di accudire a questa intrapresa , e farà senza ritardo conoscere a questa Imperiale e R. Segreteria i rispettivi loro nomi e le condizioni che ciascuno di loro farà per presentargli. Di VS Ill.ma Dev.mo Obbl.mo Serv.re L. Spadini" (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816.Filza 1. Carta 12.ASCP) Nel mese successivo la risposta di Caciolli da cui si evince la modalità con cui il governo procede al "Al Sig. Ten.te Colonnello Luigi Spadini Mi fò un dovere di dare discarico alla Commissione ingiuntami da VS. Ill.ma con la pregiatissima Sua dè 30 del codesto gennaio rispetto alla fornitura del parere e all'approvvigionamento per tremesi da farsi nella Piazze di Portoferraio e Lungone. Caciolli , commissario di guerra in Portoferraio , nella risposta a Spadini , segreteria di guerra in Firenze) che "Prospetto della quantità e importare del Generi necessari per assicurare un approvvigionamento di tre Sacca 1750 farina del peso di # 160 a sacco a lire 37.10 lire 65625.0.0 Minestre # 25000 . Riso a lire 32 il cento--------------------------------------------Lire 8000.0.0 Condimento #10937.1/2 Carne secca e lardo di maiale a lire 58.3-------------------------- 6361.19.7 Bevande #26250. di Acquavite a lire 50 il cento------------------------------------------- 13912.10.0 Combustibili #787500. Legna a lire 7 il migliaio----------------------------------------------- 5512.10.0
(Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816.Filza 1.Carta 12.ASCP) Farina , riso , pasta , fagioli , carne secca e lardo di maiale , olio da condire , sale , acquavite , aceto:questi i generi alimentari che fanno parte dell'approvvigionamento alimentare degli uomini di truppa. " Composizione della Razione Pane-------------------------------------------------------------- " % 28 (Idem come sopra) Nella razione sono comprese le "Legne" in dotazione ad ogni singolo uomo di truppa per cuocere e Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) ACCADEMIA DEI FORTUNATI. APERTURA DEL NUOVO TEATRO PER IL PROSSIMO CARNEVALE
Nel settembre del 1815 Balbiani , intendente dell'Elba , scrive al conte Agostino Fantoni , commissario "Ill , mo Sig.re Sig. Pron. Col.mo Gl'Accademici del nuovo teatro di Portoferraio mi hanno fatto conoscere che desidererebbero di aprire il Portoferraio Lì 25 settembre 1815 Dev.mo Obb.mo Serv.re Balbiani" (Affari generali del commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816).Filza A questa lettera così risponde Fantoni: "All'Intendente dell'isola d'Elba Autorizzo VS Ill.ma a permettere nella prossima stagione l'apertura di codesto Teatro , colla ( ) che questa Licenza non può essere riguardata come una Sanzione di quel Corpo Morale. Fantoni" (idem come sopra) Dopo aver così risposto all'intendente Balbiani , il Fantoni , dopo pochi giorni , nell'ottobre del 1815 , scrive a "Al Presidente del Buon Governo Nel tempo che l'ex-Imperatore Napoleone governava l'isola d'Elba fu costruito ed eretto in Portoferraio un (Idem come sopra)
Le perplessità di Fantoni vengono dissipate nel dicembre del 1815 dalla Presidenza del Buon Governo che "All'Intendente dell'isola d' Elba Resta VS Ill.ma autorizzata a permettere nella prossima Stagione di Carnevale lì apertura di codesto Dev.mo Obb.mo Serv.re Bruni" (idem come sopra) Grazie all'intervento del conte Agostino Fantoni , commissario regio straordinario , l'Accademia dei Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) SUPPLICA PER RICHIESTA DI GRAZIA PER AMPLIARE LA CASA IN VIA ' LA PORTA DI TERRA '
La vicenda di Biagio Sbarra , "possidente , nativo ed abitante in Portoferraio" , che sul finire del 1815 e nei “All’Ill.mo Sig.Sig.Pron.Colen.mo Sig.re Biagio Sbarra di Portoferraio Possidente A’l’onore di esporle che fin dal Governo Passato aveva la Portoferraio il 18 ottobre 1815 Di Vs Ill.ma Biagio Sbarra" (Affari generali del Commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza Il giorno seguente , 19 ottobre 1815 , una lettera dello stesso tenore è spedita anche a Balbiani , Intendente "Ill.mo Sig.Sig. Pron. Col.mo Il Signor Calderai Commissario di polizia in questa Città mi presenta in di Lei nome l'unita memoria Portoferraio Lì 4 dicembre 1815 Dev.mo Um.mo Serv.re C. Cortini" (Idem come sopra) Lo Sbarra non si dà per vinto. "Altezza Imperiale e Reale Biagio Sbarra , nato e domiciliato a Portoferraio , umilissimo Servo e Suddito dell'A.V.I. e R. riverentemente espone come il medesimo ritrovandosi una numerosa famiglia e la di lui abitazione non essendo sufficiente per la medesima. Biagio Sbarra supplica umilmente quanto sopra " (Idem come sopra) Dopo questa supplica , il commissario regio straordinario per l'Elba , Fantoni , con Minuta al Sig. Cavaliere " A.I. R. Biagio Sbarra , Possidente , Nativo ed Abitante in Portoferraio , domanda che piaccia a V.A.I. e R. di Portoferraio lì 22 gennaio 1816" Il 10 febbraio 1816 Federico Alliata risponde al Fantoni dall'imperiale e regio consiglio di finanze in Firenze: "S.A.I e R. ha ordinato Rescriversi = Agli Ordini = Biagio Sbarra , possidente una casa in via "La Porta di terra" a Portoferraio , sul finire dell'anno 1815 , " Altezza Imperiale e Reale Biagio Sbarra di Portoferraio , Umilissimo Servo e Suddito dell'A , V.I. e R. rispettosamente rappresenta; che Portoferraio LI 16 Giugno 1816 (Affari generali del commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1°settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza Tale Supplica non viene accettata . " Eccellenza Esaminato quanto riteneva opportuno in ordine al rialzamento della Fabbrica di Biagio Sbarra , sono in Portoferraio dallo Scrittoio dell'II e RR. Fabbriche lì 26 luglio 1816. Giovanni Pacini" (Idem come sopra)
Il carteggio finisce qui. (1) Il "Campo Nemico" sono le truppe francesi che misero sotto assedio Portoferraio bombard Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) MATRIMONIO CLANDESTINO DI MILITARI SENZA LA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE DELLA GRAZIA SOVRANA
P.ferraio 9 aprile 1816 Dev.mo Um.mo Serv.re I. Fabbroni " (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816. Filza 1. Carta 88.ASCP) La segnalazione diviene davvero "importantissimo oggetto" come chiede il Fabbroni. " Riservata Confido a VS Ill.ma una lettera di questo Sig Maggiore Fabbroni con la quale mi si dà conto che il Sig. Vicario (Idem come sopra) Nel frattempo , anche il Dipartimento del Regio Diritto in Firenze , è stato informato della celebrazione di E' quanto si apprende con lettera scritta a Strasoldo il 24 aprile 1816 proprio dalla Segreteria del Regio L'I.e R. Governo è stato informato che il Canonico Arrighi di Portoferraio , nonostante che prevenuto , che non Dev.mo Obbl.mo Servitore Magnani" (Idem come sopra) Il sacerdote Arrighi di Portoferraio ha celebrato il matrimonio di alcuni militari senza che questi abbiano Giuseppe Cornacchini,Auditor Vicario,così scrive a Strasoldo : "Eccellenza Le informazioni da me prese per il reclamo presentato a V.E. da questo Sig. Comandante Fabbroni e a me Portoferraio 5 maggio 1816 Giuseppe Cornacchini" (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816.Filza 1.Carta 88.ASCP) "Segretario del R. Diritto Al momento che mi previene il pregiatissimo foglio di VS Ill.ma in data del 24 Aprile decorso,avevo pure io
(Idem come sopra) Il giorno dopo,8maggio 1816,così Strasoldo scrive all'Auditor Vicario (giudice) mettendo la parola fine a "Valutando i rilievi contenuti nella pregiata Sua del 5 andante relativamente agli addebiti stati dati a questo (idem come sopra) Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |
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GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1713-1801/1814-1860) DOTE MARITALE
Nel 1816 sono in essere "nella Comune di Longone delle Doti in benefizio " volute da Don Diego D'Alarcon " Ill.omo Sig. Sig. Pron. Col.mo Minuta all'Auditor Vicario di Portoferraio spedita lì 24 gennaio 1816 Il fu tenente Generale D. Diego D'Alarcon istituì nella Comune di Longone delle Doti in benefizio di alcune Di Vs Ill.ma Portoferraio lì 24 gennaio 1816 Dev.mo Serv.re Fantoni " (Affari generali del commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1°settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza Non sappiamo quali fossero le qualità di cui dovevano esser "rivestite" le donne che si maritano a Longone Marcello Camici mcamici@tiscali.it ASCP: Archivio Storico Comune Portoferraio |