ROBERTO MAZZEI LA CARBONAIA (clicca) RACCONTO (clicca) |
RACCONTO E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DELLA PRODUZIONE DEL CARBONE DI LEGNA ALL'ISOLA D'ELBA
La tradizione di produrre carbone da legna, all’Isola d’Elba risale ai tempi degli etruschi che sfruttarono I suoi giacimenti di ferro giá centinaia di anni prima di Cristo. Per fondere il ferro gli etruschi usavano dei forni alimentati dal carbone. Solo con il carbone di legna si poteva arrivare alle temperature alte, necessarie per la fusione del minerale. A quei tempi, giorno e notte, fumavano le carbonaie e per questo motivo gli antichi marinai greci chiamarono l’isola Aithalia o Aithale – la fumante, la fuligginosa.
Per produrre le quantitá di carbone che serviva agli etruschi per fondere il ferro, molti parti dell’isola vennero disboscate per cui, cominciando a scarseggiare la legna, gli etruschi trasportarono il minerale di ferro a Populonia, che diventò poi il centro della fondazione di ferro.
Fino al diciottesimo secolo, comunque, il carbone di legna rappresentò l’unico combustibile con il quale si poteva fondere il ferro. Solo quando, intorno al 1830, in Inghilterra fu scoperto il sistema di utilizzare il carbone fossile, si trovò un’alternativa all’uso del carbone di legna.
All’isola d’Elba il carbone di legna si produceva fino pochi anni fa . Una volta le famiglie che possedevano, oltre alle vigne, appezzamenti di bosco, facevano alcune carbonaie l’anno. Fino agli anni cinquanta del secolo scorso, quando arrivarono le prime stufe a gas, il carbone veniva usato soprattutto per cucinare.
Roberto Mazzei è stato uno degli ultimi a fare il carbone di legna. Specialmente i ristoranti apprezzavano la qualitá del suo carbone ricavato con i metodi tradizionali dal leccio, dalla scopa, e dal corbezzolo.
Nei milleni il metodo era rimasto lo stesso: si faceva come Plinio lo aveva descritto nella sua Historia Naturalis.
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