Con questo numero si compiono dieci anni da quando assumemmo la direzione di questo giornale: un tempo, in fondo, non infinito ma certo lungo e impegnativo per chi come noi doveva impiegarlo in attività diverse e con diverso grado di coinvolgimento. Ma quando ci fu chiesto di occuparci del Corriere Elbano che rischiava di chiudere per l'oggettiva difficoltà di chi lo dirigeva e di chi ne gestiva l'attività, accettammo di buon grado facendoci guidare da una leggera incoscienza e da un comprensibile orgoglio. Cominciò un'avventura che, come sempre accade, si svolgeva in una altalena di entusiasmi e depressioni che immancabilmente si dissolvevano nel momento in cui ritiravamo dalla tipografia (dove lavorano ancora stampatori che per decenni hanno "confezionato" il Corriere!) le oltre 1500 copie del giornale avvolte in quel profumo di inchiostro che da solo vale la fatica di scrivere, emozione che le tecnologie informatiche, rincorrendo l'ansia di far presto e meglio, hanno cancellato.
La "navigazione" tra i mille problemi di questa nostra terra è stata agevole e coinvolgente, coerente con l'impegno originario di difendere le ragioni di un Elba sovente a rischio di aggressione speculativa, di degrado culturale, di disprezzo delle tradizioni, di mediocrità del governo delle istituzioni. Ci siamo occupati delle nostre grandi questioni strategiche, dalla semplificazione istituzionale alla ottimizza- zione delle risorse, dai trasporti ai beni culturali, dalla promozione turistica al tema del lavoro, dal pianeta non del tutto esplorato dei giovani ai nuovi bisogni e alle nuove povertà, dal tema dell'immigrazione alle questioni della sanità malata". Aiutati in questo dalla puntuale, dotta, efficace collaborazione di Giovanni Fratini, dalle cronache e gli approfondimenti dell'unica vera professionista tra di noi, Rita Blando, dagli "apologhi" di Giulio, il gabbiano, straordinaria figura di elbano creata dalla geniale matita di Alex Rinesch, dai mille contributi dei colleghi della carta stampata e dei giornali on line. Abbiamo coltivato i temi di una seria cultura elbana saccheggiando l'immenso archivio del `grande vecchio" Leonida Foresi (che abbiamo visto in ` questi giorni per gli auguri e per informarlo della nostra decisione: è in splendida forma!!), e usando la sua straordinaria memoria, favorendo le ricerche attente e appassionate di Giuliano Giuliani. Abbiamo vissuto momenti di polemica, anche aspra, ma non ci siamo mai allontanati dal civile e rispettoso confronto. Gli anni migliori sono stati quelli di mezzo del decennio appena trascorso: raddoppio della follazione, centralità nel dibattito politico e civile, organizzazione e sostegno a eventi culturali, creazione di spazi dedicati (all'ambiente, allo sport, ai libri, all'informazione culturale, al dialogo con i lettori....),

 

soddisfacente incremento delle vendite in edicola.
Poi l'inizio di una crisi strisciante legata alla diffusione, davvero di massa, dell'utilizzo delle opportunità offerte da Internet di consultazione in tempo reale degli organi di informazione on line, alla preferenza del "racconto" per immagini, al ritardo insopportabile con cui veniva recapitato il giornale a causa di un servizio postale, costosissimo e straordinariamente inefficace, all'aumento vertiginoso dei costi di produzione, al progressivo ridursi della raccolta pubblicitaria culminato con l'interruzione del rapporto di collaborazione con il nostro main sponsor, Moby spa: una crisi che in questo tempo ha colpito altre prestigiose testate.
Tutta questa lunga premessa era necessaria per giustificare la decisione, del resto già da tempo preventivata, di lasciare la direzione del Corriere e la responsabilità di Socio accomandatario della Società "Corriere Elbano di M. Scelza & C. s.a.s."di cui detengo il 50% delle quote: l'altro 50% è nella disponibilità del dott. Vincenzo Onorato. E' in corso in questi giorni una trattativa per un nuovo e diverso assetto societario, condizione necessaria per definire il destino di questo giornale, il più antico della nostra storia recente, a cui gli elbani sono legati da vincoli di affetto e di appartenenza e, personalmente, da una lunghissima e indimenticabile militanza (la mia prima collaborazione con il Corriere è datata 1964!!!
Abbiamo scelto di non fare il giornale tradizionale ma di raccontare attraverso i titoli questo 2011: due soli riferimenti alla cronaca vogliamo pubblicare: uno, buono, la costituzione sulle fondamenta dello storico giornale on line "Elbareport" di una associazione tesa allo sviluppo della comunicazione indipendente, sotto la presidenza di Aurora Ciardelli, l'altro, triste, l'evento tragico del disastro di Campo nell'Elba del 7 novembre scorso, da cui quella Comunità, con grande forza e con la concreta solidarietà di tutta l'Elba si sta sollevando. Ed ora qualche ringraziamento a chi, in qualche maniera, ha contribuito a far vivere il nostro giornale: Baldo Puccini, direttore responsabile, Alvaro Pacinotti, il mio alter ego, quello che giustifica l'uso del plurale nelle mie esternazioni, Giovanni Fratini, Rita Blando, Giuliano Giuliani, Alex Rlnesch,' Daniele Anichini, Maria Nolè Giuzio, Roberto Frateschi, Marcello Casini, Giuliana Costagli Scelza, Antonella Giuzio, Tommaso Pacinotti, Mario Gerardi, Emanuele Scelza, Simone E. Scelza, Massimo Scelza jr, Alice Frateschi, Teresa Nolè, Elena Gori Anichini, Simona Bicecci, Erica Migliorini Fratini.
Un abbraccio affettuoso, ammirato e riconoscente a Leonida Foresi.

        Buon anno e oltre
                                             (m.s.)