Questa mattina siamo voluti ritornare in quel piccolo contenitore di storia e leggenda chiamato Le Grotte, camminiamo io e mia figlia e mentre davanti a noi si staglia un panorama immenso inizio a raccontarle una storia... All’epoca poco databile delle vittorie romane in Grecia, davanti all’antica Fabricia (Portoferraio) venne fondata una villa reale chiamata Albizesca al secolo Le Grotte (I secolo a.C.?) secondo il racconto di un certo Celteuso Goto. Il suo fondatore, un certo Sabino nobile albanese, durante la guerra dei romani, innamoratosi di Alba, figlia del Re di Albania nemico dei romani, si dice fuggisse con la sua amante sottraendo inoltre al Re una immensa fortuna, ritirandosi all’Elba che, facendo parte della Repubblica romana, offriva ai due fuggiaschi un asilo sicuro dalle ritorsioni del Re d’Albania. L’antico storico racconta ancora che i due fondassero la villa facendola costruire con mura doppie, magazzini, giardini e sotterranei che celavano vie di fuga in caso di attacco nemico (racconto che non trova nessun probabile riscontro storico). I maestosi resti della villa, chiamata oggi Villa delle Grotte, sono tuttora visibili, si possono ammirare grandi mura perimetrali fatti con piccole pietre quadrate reticolari, passaggi e ampie stanze. Più abbandonata rimane la parte a monte, mai valorizzata e seminascosta tra sterpaglie e rovi, che si dice ospitasse stanze per la servitù ed una grande cisterna d’acqua alimentata dalla fonte degli Schiumoli di Monte Orello che serviva la Villa posta su un piano inferiore. Una antica credenza popolare tramandatasi da centinaia d’anni vuole che la Principessa Alba nel terrore che il Re suo padre potesse trovarla e punirla assieme all’amante Sabino, decidesse di gettarsi dal punto più alto della villa sfracellandosi sopra gli scogli sottostanti. Ancora lo scrittore Goto fa risalire a quei tempi la costruzione di una fortezza chiamata Luceri (oggi Santa Lucia) non molto distante dalla Villa Albizesca, eretta sulla testa di un monte. Si narra che possedesse una via sotterranea che giungesse a comunicare con Albizesca. Le mura della fortezza di Luceri, di cui restano alcune tracce a contorno di una chiesetta denominata Santa Lucia, erano in verità formate di pietre quadrate e reticolari come la villa delle Grotte. Ecco ancora una storia fantastica che certamente non trova confortanti riscontri storici ma che riesce ancora a stuzzicare la nostra curiosità e alimenta quella voglia di fantasticare… e forse anche questa è una storia dimenticata. Fabrizio Prianti |